Si è avvalso della facoltà di non rispondere Marcello De Vito, l'ex presidente dell'Assemblea capitolina sospeso dalla carica dopo l'arresto per corruzione e traffico di influenze illecite nell'ambito di un filone dell'inchiesta sulla corruzione nei lavori pubblici nella Capitale. A riferirlo è il suo legale, Angelo Di Lorenzo, il quale precisa che De Vito chiederà comunque di essere ascoltato nei prossimi giorni per chiarire la sua posizione.
"Chiarirò tutto. Sono sereno anche se molto dispiaciuto per quanto sta succedendo", ha affermato De Vito. L'avvocato ha spiegato che il suo cliente era pronto a parlare e chiarire la sua posizione già oggi, "ma - ha spiegato - gli ho chiesto di avvalersi della facoltà di non rispondere per darmi il tempo di organizzare la difesa e di chiedere che sia ascoltato in un secondo momento".
I tre gruppi immobiliari coinvolti - L'ex presidente dell'Assemblea capitolina e l'amico avvocato Marcello Mezzacapo sono in cella da mercoledì. Secondo la procura, sono tre i gruppi immobiliari coinvolti nella vicenda: quello di Luca Parnasi, per lo Stadio e un progetto legato alla ex Fiera di Roma, quello di Pierluigi e Carlo Toti, che avrebbero pagato per ottenere l'ok alla riqualificazione degli ex mercati generali all'Ostiense, e quello di Giuseppe Statuto per un piano legato alla ex stazione di Trastevere.
Mezzacapo al gip: "Nessuna tangente" - "Non ho percepito nessuna tangente, ma solo compensi per attività professionali che nulla avevano a che fare con l'attività politica di De Vito": è ciò che ha detto invece Camillo Mezzacapo al gip durante l'interrogatorio di garanzia a Regina Coeli. "Faremo ricorso", ha poi fatto sapere l'avvocato Francesco Petrelli.
Mezzacapo in un'intercettazione: "Abbiamo i politici" - "I politici ce li abbiamo. Ce li abbiamo". E' quanto ha affermato in un'intercettazione, presente negli atti dell'inchiesta sullo stadio della Roma Mezzacapo. L'intercettazione riguarda un colloquio tra l'avvocato arrestato e l'architetto Fortunato Pititto, uomo di fiducia dell'imprenditore Statuto (interessato ai lavori per l'ex stazione Trastevere) e finito agli arresti domiciliari. Mezzacapo rassicura il professionista sul "buon esito dell'operazione". "C'è interesse a farlo", afferma Mezzacapo ricordandogli "l'autorevolezza della personalità politica (Marcello De Vito, ndr)" presentata a Statuto. L'avvocato sollecita Pititto a "rinnovargli il mandato e inviargli l'acconto e pure un po' gli strumenti per operare". Pititto risponde: "Ok, ok".