"E' ora che il parlamento decida" sulla Brexit. Lo ha detto la premier britannica Theresa May in una breve dichiarazione rilasciata da Downing Street, nel giorno in cui ha inviato a Bruxelles una richiesta di proroga fino al 30 giugno per lasciare l'Ue. Per la May è un "grande rammarico personale" il fatto che Londra non lasci Bruxelles il 29 marzo, ribadendo che l'accordo negoziato, bocciato due volte da Westminster, "è il migliore" possibile.
L'accordo sulla Brexit raggiunto a novembre è "il migliore accordo negoziabile" per garantire l'attuazione della volontà popolare manifestata nel referendum del 2016 che è stato "il più grande esercizio democratico" della storia britannica, ha quindi ribadito Theresa May nel discorso alla nazione in cui ha spiegato le ragioni che l'hanno spinta a chiedere un rinvio seppur breve dell'uscita dall'Ue e la sua opposizione sia a un referendum bis sia alla partecipazione britannica alle elezioni europee.
Poi l'attacco duro, diretto e quasi provocatorio al Parlamento di Westminster, accusato di non aver voluto attuare la Brexit né "prendere una decisione", nascondendosi "mozione dietro mozione, emendamento dietro emendamento". "Sono sicura - ha proseguito - che voi, l'opinione pubblica, ne abbiate abbastanza. Che siete stanchi di scontri, di giochi politici, di arcane risse procedurali. Che vogliate che il processo della Brexit sia portato a termine. Sono d'accordo con voi e sono al vostro fianco. E' tempo che i parlamentari decidano".