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Bus dirottato, un carabiniere racconta: "I bambini battevano i pugni sui vetri"

Il capo della Procura di Milano elogia i militari: "Hanno compiuto un'operazione da film"

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"I bambini bussavano sui vetri, battevano i pugni, chiedevano aiuto e noi siamo riusciti a tirarli fuori, mentre l'attentatore aveva già rimesso in moto il bus, perché aveva capito che i bambini stavano uscendo". Lo racconta il tenente Valerio Azzone dei carabinieri della compagnia di San Donato Milanese, uno dei sei militari intervenuti non appena un ragazzino ha dato l'allarme, per salvare gli oltre 50 studenti che erano sul bus dirottato.

Il capo della Procura: "Operazione da film" - "Se quei bambini sono salvi, lo dobbiamo al coraggio dei carabinieri di Sano Donato", ha detto il capo della Procura di Milano Francesco Greco durante la conferenza stampa sul dirottamento del bus. "I militari - ha spiegato - hanno compiuto un'operazione che vediamo nei film: hanno preso la decisione di intervenire e di estrarre i bambini".

Quell'uomo, ha chiarito Greco, "stava per dare fuoco al bus. L'intento stragista era già partito quando sono intervenuti i militari. L'uomo voleva compiere un gesto eclatante, voleva far parlare in tutto il mondo del suo gesto".

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