Un 47enne di origini senegalesi, Ousseynou Sy, è stato arrestato dopo aver sequestrato e dato fuoco a un autobus di studenti. E' successo a San Donato (Milano). L'uomo, italiano dal 2004 e con precedenti per guida in stato di ebbrezza e violenza sessuale, aveva minacciato di uccidersi: "Vanno fermate le morti nel Mediterraneo". Pm: "Ha ammesso la premeditazione". Lievemente intossicati alcuni ragazzini. Contestata l'aggravante del terrorismo.
Mare Jonio caso scatenante - Il caso della nave Mare Jonio è stato "l'episodio scatenante, la goccia che ha fatto traboccare il mio vaso". E' quanto avrebbe detto in sostanza Ousseynou Sy nell'interrogatorio davanti al capo del pool dell'antiterrorismo milanese Alberto Nobili e al pm Luca Poniz.
A bordo 51 studenti - A bordo dell'autobus c'erano 51 ragazzini della scuola media Vailati di Crema (nel Cremonese) con le loro insegnanti. Ventidue bambini e un adulto sono stati trasferiti negli ospedali della zona. Un ragazzino e un adulto sono in codice giallo, gli altri in codice verde. L'autore del gesto è invece stato trasportato con i carabinieri a San Donato. Tutti gli altri bambini sono stati visitati sul posto in attesa dei genitori.
Contestata l'aggravante del terrorismo - Per Ousseynou Sy le accuse sono di sequestro di persona, strage, incendio e resistenza. Inoltre la procura di Milano ha ocntestato l'aggravante dle terrorismo per aver, come ha spiegato il capo dell’antiterrorismo milanese Alberto Nobili che coordina le indagini assieme al pm Poniz, "commesso un gesto che ha creato panico nella popolazione". La procura di Milano effettuerà anche una serie di verifiche per capire come l'uomo, con precedenti per violenza sessuale e guida in stato di ebbrezza, potesse svolgere l'attività di autista di bus.
Ousseynou Sy era sposato con un'italiana - L'autore del sequestro, Ousseynou Sy, è stato visto in mattinata nel bar della stazione di Crema. Sy è nato in Francia e risiede a Crema da tempo. Era sposato con una donna italiana da cui aveva divorziato.L'uomo, secondo quanto è stato ricostruito, aveva cominciato una quindicina di anni fa a lavorare ad Autoguide. Prima come addetto alle pulizie poi, in considerazione del suo buon comportamento sul lavoro, era diventato conducente dei mezzi. Fu trovato in stato di ebbrezza alla guida di un auto a Brescia nel 2007. Nel 2018 fu condannato a un anno e mezzo per violenza sessuale, con pena sospesa.
Sequestratore ha detto: "Non si salverà nessuno" - "Non si salverà nessuno", ha detto Ousseynou Sy poco dopo aver sequestrato il mezzo ed essersi diretto verso l'aeroporto di Linate. Lo ha riferito il comandante provinciale dei Carabinieri Luca De Marchis. Appena i militari hanno bloccato il mezzo, l'uomo è sceso dal pullman con in mano un accendino e ha dato fuoco al mezzo, mentre i carabinieri salvavano dalla parte posteriore i ragazzi, che hanno raccontato di essere stati ammanettati e minacciati, dopo aver rotto i finestrini.
"Voleva andare fino a Linate" - "Voleva arrivare sulla pista di Linate, ce l'aveva con il governo per le politiche sui migranti". Lo dice uno degli insegnanti che era con i ragazzi e che ora si trova con loro all'istituto comprensivo Margherita Hack di San Donato.
L'allarme lanciato da un ragazzino a bordo - A dare l'allarme e a far scattare l'intervento dei carabinieri è stato uno dei ragazzini a bordo. Secondo quanto è stato finora ricostruito, il 47enne era alla guida del bus che doveva riportare i ragazzini a scuola, dopo un'attività sportiva all'aperto. Ad un certo punto l'uomo avrebbe cambiato percorso e, rivolgendosi agli studenti con in mano un coltello, avrebbe detto: "Andiamo a Linate, qui non scende più nessuno". Uno degli studenti a bordo ha però chiamato con il cellulare i genitori che, a loro volta, hanno avvisato i carabinieri.
Immediatamente sono scattati diversi posti di blocco, mentre le pattuglie hanno raggiunto il mezzo. L'autista a quel punto ha forzato uno sbarramento dei carabinieri, speronando le auto, ma ha perso il controllo del mezzo che è finito contro il guardrail. Solo allora Sy ha cosparso il mezzo di benzina e ha dato fuoco con un accendino, ma i militari sono riusciti a mettere in salvo studenti e professori entrando dalla porta posteriore e rompendo i finestrini.