“Vengo pagata per fingere di essere qualcun altro e per tirare avanti il più possibile le chat”. A parlare è Chiara - nome di fantasia - una ragazza che lavora come operatrice in un sito di incontri online, in poche parole un sito di dating. “Gli utenti sono tutti uomini che credono di chattare con belle ragazze, di una certa età e soprattutto che vivono vicino a loro quindi pronte anche ad incontrarsi, ma è tutto falso”.
Quando arriva un messaggio che l’utente crede di mandare a una ragazza, questo viene mandato a una centrale di smistamento e viene assegnato in automatico al primo operatore disponibile. Chiara deve comportarsi diversamente a seconda dell’utente che ha di fronte: “Dobbiamo rapportarci in un certo modo a seconda di che abbonamento ha l’utente: affettuosi con chi ha il rinnovo automatico, più fisici con chi ha l’abbonamento in scadenza e bisogna essere ancora più diretti con chi ce l’ha già scaduto per costringerli a rinnovare al più presto”.
Chiara però non lavora direttamente per i siti d’incontri ma per una società intermediaria. Matteo Viviani de “Le Iene” ha provato a parlare con l’amministratore delegato di una di queste aziende, ma quest’ultimo non ha voluto dire nulla: “Non voglio avere rapporti con voi”.
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