Zero SR/F, la Streetfighter dalle prestazioni monstre
Emissioni zero per una moto che parte da 21 mila euro
Si è fatto un gran parlare in questi giorni, complice il Salone auto di Ginevra, di veicoli a trazione elettrica, dimenticando come un settore che potrebbe letteralmente esplodere sotto la spinta di questa energia è quello delle due ruote. Sia biciclette che motociclette, e uno dei campioni è senza dubbio Zero Motorcycles, azienda californiana che dal 2006 investe sulle moto elettriche. Ultima arrivata è la SR/F.
La SR/F è la moto più innovativa e potente mai costruita da Zero Motorcycles. È una streetfighter da brividi, silenziosa ma reattiva come poche, capace di garantire livelli di potenza ineguagliabili: 190 Nm di coppia massima e 82 kW di potenza (112 CV). Significa che basta sfiorare la manopola dellʼacceleratore per ottenere una spinta pazzesca dal nuovo motore ZF75-10, alimentato da una batteria agli ioni di litio ZF14.4. Tutto frutto del know-how Zero, che ha messo a punto anche un innovativo sistema di raffreddamento ad aria, che elimina la comune manutenzione ordinaria e proietta la moto alla velocità massima (autolimitata) in un batter dʼocchio.
La moto elettrica americana si ricarica con un sistema rapido compatibile con la rete di stazioni di Livello 2 e offre la possibilità di ricaricare tre moduli differenti e indipendenti. Il pilota può scegliere se ricaricare un solo modulo (se ha esigenze di percorrenza limitate) o due o tre, ma se ricarica tutti e tre i moduli installati, la SR/F ottiene il 95% di batteria in unʼora circa. Lʼautonomia massima può arrivare fino a 320 chilometri, se però usa il Power Tank di Zero Motorcycles che sarà disponibile dallʼautunno 2019. I prezzi del modello Standard con caricabatteria rapido da 3 kW partono da 20.990 euro, il modello Premium (con cupolino, manopole riscaldate, ecc.) con caricabatteria da 6 kW da 23.290 euro.
La Zero SR/F vanta un esclusivo telaio a traliccio in acciaio che ottimizza la trasmissione della coppia al forcellone della ruota posteriore, consentendo alla moto di sfruttare tutta la potenza del propulsore. Per il controllo delle prestazioni cʼè di serie il nuovo Motorcycle Stability Control di Bosch, che lavora in simbiosi con lʼABS e lʼantislittamento . È poi la prima moto sempre connessa, grazie al sistema operativo Cypher III, che informa i clienti sullo stato della carica e di altre note della moto, segnalando pure lʼeventualità di cadute o spostamenti imprevisti. Lʼapp permette anche di raccogliere e condividere i dati di guida.
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