"Lo sapevo che sarebbe successo, lo sapevo, quella era una pazza. Lo sapevo che sarebbe finita così. Me lo ero immaginata un miliardo di volte". Queste le parole gridate dalla mamma del piccolo Giacomo - il bambino di 5 anni che ha perso la vita insieme alla zia 47enne dopo una caduta dal decimo piano di un palazzo a Modena - di fronte al corpicino del figlio. Dagli accertamenti svolti dagli inquirenti l'ipotesi dell'omicidio-suicidio è "fondata". "Non è stato un incidente", ha spiegato il procuratore Lucia Musti, aggiungendo che sarà "comunque disposta l'autopsia" sui due corpi.
"Si tratta di una tragedia maturata in un ambiente sociale e culturale medio-alto, non degradato", ha proseguito il procuratore. Dalle indagini fatte, inoltre, non emergono patologie nella donna: "Nulla ci induce a pensare a condizioni precarie di salute", né risultano problemi psichici o che fosse in cura. Né ci sono ipotesi su istigazione o responsabilità da parte di altri. "Cercheremo comunque di capire - ha concluso Musti - per chiudere in maniera completa la vicenda".