"Gli Usa non hanno ragione di preoccuparsi, restano il nostro principale alleato". Lo ha detto il vicepremier Luigi Di Maio parlando del memorandum sulla Via della Seta. Il ministro ha poi aggiunto di aver "avuto modo di apprezzare Trump quando diceva 'America First' e allora io dico 'Italia First', miriamo a tutelare gli interessi dei nostri imprenditori che vogliono portare il Made in Italy nel mondo".
"Non c'è nessuno scambio" tra M5S e Lega sul sì al Memorandum tra Italia e Cina e il proseguimento del programma F35, spiega Di Maio. "Il dossier è in mano del presidente Conte e della ministra Trenta che", ricorda il vicepremier, "è ministro della Difesa. Penso che il M5S debba continuare a chiedere di rivisitare questo progetto. Quelli che erano gli arretrati li abbiamo pagati ma adesso il progetto va rivisitato magari per recuperare risorse per investire in cybersecurity".
Il vicepremier parla anche dello sblocca-cantieri: "Mercoledì prossimo arriva in Cdm un decreto legge a firma M5s che sblocca centinaia di migliaia di posti di lavoro perché sblocca centinaia di cantieri in Italia che sono fermi per la burocrazia e per le troppe norme". Così il vicepremier Luigi Di Maio, uscendo da Palazzo Chigi. "E' una grande occasione per far ripartire i cantieri che erano fermi da tanto tempo", aggiunge assicurando che "la stella polare sono sempre i diritti dei lavoratori e la legalità. Non ci sarà nessun arretramento. Inizieremo invece a far arretrare la burocrazia".
"Noi vogliamo rafforzare, anche in vista di pericoli che ci possono essere sul 5G, una normativa che ci permette di dire se vuoi stare in Italia devi rispettare queste regole. Quindi qualsiasi soggetto economico, non necessariamente Huawei, vuole partecipare alle gare per il nostro 5G ma anche di altre infrastrutture di Tlc devono rispettare le prescrizioni che noi diamo". E continua: "Oggi la normativa sulla golden power non ce lo consente sulle telecomunicazioni, invece lo possiamo cominciare a fare su questo tipo di servizi di telecomunicazioni".
Di Maio tocca anche l'argomento famgilia e parla del World Families Congress di Verona. "Io ho visto che su questo congresso ci sono teorie di alcuni partecipanti sulla donna che non mi rappresentano per nulla", spiega, "per me la famiglia è sacra ma io sono per la libertà della donna. Lì si parla della donna come quella che deve stare a casa a cucinare. Si prepara un festeggiamento di un nuovo medioevo che io non vado a festeggiare".