Nuova Zelanda, il segretario della Comunità islamica italiana: "Attaccati in momento intimo"
A “Mattino Cinque”, dopo la strage alle moschee di Christchurch, Yassine Baradai lancia un appello: " Non dobbiamo abbandonarci all'odio"
“Sono stati attaccati in un momento intimo di riunione con il divino. Non si aspettavano nulla”. Questo il commento di
Yassine Baradai, segretario generale della
Comunità islamica Italiana, sul doppio attentato alle moschee della città di
Christchurch, in
Nuova Zelanda, che ha causato almeno
49 morti e oltre
20 feriti gravi.
Baradai, in collegamento telefonico con
“Mattino Cinque”, parla delle sensazioni provate appena appresa la notizia: “Siamo allibiti, uccidere così a sangue freddo in un luogo di culto protetto, ci provoca tantissimo shock. Sono immagini crude e difficili da commentare”. Il seretario della Comunità islamica italiana,
lancia anche un appello: “Non dobbiamo abbandonarci all’odio, ma continuare a diffondere
messaggi di apertura, di dialogo e
di pace per abbattere questi
atti violenti”.
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