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Cosenza, dopo 90 giorni dall'emergenza maltempo famiglie ancora in albergo

A "Striscia la Notizia” la rabbia degli sfollati di Corigliano-Rossano: "Sono mesi che ci prendono in giro"

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La bomba d’acqua che si era abbattuta in ottobre sul meridione aveva provocato danni anche a Corigliano-Rossano, in provincia di Cosenza, dove si era rotto l’argine del Crati, il fiume principale della Calabria. L’esondazione del corso d’acqua aveva costretto molte famiglie ad abbandonare le proprie case e così molte persone erano rimaste senza abitazione e anche senza lavoro. Una situazione che in oltre 90 giorni non è cambiata.

A “Striscia la Notizia” la rabbia degli sfollati: “Sono mesi che ci prendono in giro, ci dicono dovete firmare di qui, di là. È iniziato il giro dei rimbalzi. Gli enti preposti ci devono aiutare, noi siamo in ginocchio”. Finché l’argine non sarà in sicurezza, nessuno vuole tornare: “Abbiamo paura, abbiamo salvato i nostri bambini tirandoli per i capelli fuori dalle macchine. Abbiamo ancora il terrore”.

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