prima grande retrospettiva

Firenze celebra Verrocchio, maestro di Leonardo

Dopo quattro anni di lavoro apre, con nove sezioni a Palazzo Strozzi e due al Bargello, la prima grande retrospettiva a lui dedicata con 120 opere

di Lorella Giudici

© ufficio-stampa

Dopo quattro anni di serrato lavoro apre a Firenze, con nove sezioni a Palazzo Strozzi e due al Bargello, la prima grande retrospettiva dedicata a Verrocchio, maestro di Leonardo da Vinci. La storia vuole, complice l’autorevole fonte vasariana, che un giovanissimo Leonardo da Vinci dipinse un angelo così meraviglioso da superare le figure del maestro, "il che fu cagione ch’Andrea mai più non volle toccar colori, sdegnatosi che un fanciullo ne sapesse più di lui". Il dipinto incriminato era il Battesimo di Cristo degli Uffizi, un capolavoro di tecnica, colore (come dimenticare quel drappo a righe attorno ai fianchi di Gesù?) e composizione. Così tra gli eventi pensati per il cinquecentesimo anniversario della morte di Leonardo (1452-1519) non poteva mancare una mostra che facesse scoprire al grande pubblico anche il talento e la bottega del suo straordinario maestro: il fiorentino Andrea del Verrocchio (1435-1488).

Centoventi i capolavori in esposizione, che comprendono opere appartenenti a importanti esponenti della sua scuola (come Desiderio da Settignano, il Ghirlandaio, Botticelli, Perugino) e ovviamente opere di Leonardo, alcune delle quali per la prima volta esposte in Italia, che restituiscono la grandezza dell'Italia rinascimentale e in particolare della Firenze di Lorenzo il Magnifico.

Prototipo del genio universale, Verrocchio sperimentò nella sua bottega tecniche e materiali diversi: dal disegno alla scultura in marmo, dalla pittura alla fusione in bronzo come testimoniano opere quali il David, uno dei simboli assoluti dell’arte del Rinascimento e della città di Firenze, e il Putto col delfino, opera capitale e modello di naturalezza.

Alla scultura si affiancano dipinti supremi come la Madonna col Bambino della Gemäldegalerie di Berlino o la Madonna col Bambino e angeli e l’Arcangelo Raffaele e Tobiolo della National Gallery di Londra. Raffinata è anche la selezione di disegni e di dipinti su lino provenienti da alcuni dei più importanti musei del mondo, che permettono un confronto diretto tra i lavori del maestro e quelli dei suoi allievi, come nel caso della celebre Dama dal mazzolino del Bargello posta accanto allo studio di Braccia e mani femminili di Leonardo, generosamente concesso in prestito nientemeno che dalla Regina Elisabetta.

Argomento importante del percorso espositivo a Palazzo Strozzi è la terracotta raffigurante una Madonna col Bambino, unica scultura esistente attribuibile a Leonardo e che per la prima volta esce dalle collezioni del Victoria and Albert Museum di Londra di cui fa parte dal 1858 e dove è fino ad ora stata esposta come opera di Antonio Rossellino.

La mostra, aperta fino al 14 luglio, si trasferirà poi alla National Gallery of Art di Washington DC dal 29 settembre 2019 al 2 febbraio 2020.

Verrocchio, il maestro di Leonardo
9 marzo - 14 luglio 2019
Palazzo Strozzi e Museo del Bargello, Firenze