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"La notte è piccola per noi", il mondo in una balera

Al cinema dal 14 marzo il film diretto da Gianfrancesco Lazotti

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Durante un sabato sera, in una pista da ballo romana si incontrano tanti personaggi diversi. Ma tutti hanno in comune il desiderio di accantonare i problemi quotidiani per sentirsi liberi. Arriva in sala il 14 marzo il film corale "La notte è piccola per noi", diretto da Gianfrancesco Lazotti. Tgcom24 vi offre una clip esclusiva.

È sabato sera. Una grande pista illuminata da led colorati, circondata da tavoli, e una band che suona musica dal vivo. Una donna aspetta il suo uomo, sparito all’improvviso anni prima senza dare spiegazioni. Un ragazzo e una donna più matura si sono dati un appuntamento al buio ma riconoscersi nella vita reale è più complicato che in chat, e anche meno emozionante. Un pugile alcolista vuole riconquistare la sua ex, la bella cantante della band, e per essere certo di farcela stringe un accordo col proprio Santo protettore. Sulla pista, un carabiniere si imbatte in una vecchia conoscenza, un pregiudicato latitante. Quattro professoresse in libera uscita si concedono l’ebrezza di una serata popolare in balera e non mancherà qualche colpo di scena. Una coppia di ultraottantenni gelosi e riottosi si lascia per sempre e si rimette insieme a più riprese, fino a che l’alcol non appiana ogni dissapore. Una cameriera filosofa, una cartomante dispensatrice di speranze, un ballerino dal “piede assoluto”, un parcheggiatore clandestino e altri personaggi ancora percorrono con passo leggero questa notte di periferia e stordimento.

Artefice di situazioni divertenti e leggere, paradossali e tragicomiche è un cast formato da volti e talenti del cinema italiano, in cui figurano Cristiana Capotondi, Michela Andreozzi, Francesca Reggiani, Teresa Mannino, Andrea Sartoretti, Thony e gli STAG, Francesca Antonelli, Riccardo De Filippis, Giselda Volodi, oltre alla partecipazione straordinaria di Philippe Leroy.

Il film è un omaggio a Ettore Scola di cui il regista Lazotti è stato aiuto-regista (e anche suo genero): "Non c'è nessuna analogia con 'Ballando ballando' che era una pièce teatrale, ma a Scola dobbiamo tutti molto, l'attenzione e all'umanità che ha dato a tutti i personaggi nei suoi film, se un briciolo di quest’attitudine me l’ha trasmessa, sono fortunato".

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