Una passione senza fine

Usa, cieco dopo colpo di pistola del padre: "reimpara" a giocare

Ross perse la vista a 8 anni, ma la tragedia non gli ha sottratto la voglia di vivere

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La storia di Ross Minor, 19enne di Colorado Springs (Stati Uniti), ha dell'incredibile: diventato cieco a 8 anni per un folle gesto del padre, che provò a ucciderlo prima di togliersi la vita, non ha mai perso la voglia di videogiocare e, con una gran forza di volontà, ha imparato nuovamente a utilizzare i suoi videogiochi preferiti.

"Sono stato un gamer per tutta la mia vita. Prima di diventare cieco giocavo a titoli come Pokémon e Smash Bros. Dopo quella notte, il gaming è rimasto comunque una parte di me. Volevo disperatamente poter giocare ancora ai miei giochi preferiti"ha confessato il ragazzo.

Così, avviando nuovamente Pokémon Rubino dopo essere stato dimesso dall'ospedale, scoprì di poter continuare a giocare ascoltando i suoni del suo Game Boy e versi dei famosi mostriciattoli:

"Pokémon è sempre stato speciale per me perché era qualcosa di familiare che potevo continuare a giocare nonostante non potessi più vedere. Quando sono tornato a scuola, avevo ancora qualcosa su cui discutere con i miei amici, un mezzo per socializzare. Loro passavano molto tempo a giocare all'aperto e io non potevo più farlo ma potevo comunque giocare a Pokémon, a dispetto di tutto".

Così, crescendo, ha iniziato ad appassionarsi anche a giochi più difficili e che, in molti casi, non aveva mai provato prima di perdere la vista:

"Quando ho capito che potevo giocare a Pokémon, volevo alzare l'asticella della sfida. Ecco perché ho iniziato a provare altri giochi come Super Smash Bros e Mortal Kombat".

Ross ha trovato nei videogiochi un alleato per superare i momenti difficili e ha anche un canale YouTube dove mette in mostra la sua passione e crea guide con consigli per giocatori non vendenti:

"Dopo essere diventato cieco sarebbe stato facile per me arrendermi e non realizzare niente di costruttivo. I videogiochi mi hanno dato un obiettivo da raggiungere".

E infatti ora il ragazzo è anche un nuotatore paralimpico e un musicista, a dimostrazione del fatto che "'il dolore aiuta a crescere", come recita la frase in braile che si è tatuato sul braccio, proprio vicino a uno dei suoi Pokémon preferiti, Gyarados:

"Tutti gli obiettivi che ho raggiunto sono stati frutto di sangue, sudore e lacrime. Tutto questo, comunque, mi ha aiutato a diventare l'uomo che sono oggi".