Inutile negarlo: nel mucchio del mezzo milione di giochi "mobile" che escono ogni anno, le schifezze non mancano. Anzi, a essere onesti la maggior parte dei videogame per cellulari e tablet sono ben poco interessanti, cloni e copie carbone di altri giochi con modelli di pay-for-play assurdi e incapaci di intrattenerci per più di 16 secondi. Ma ci sono anche parecchi giochi interessanti, che cerchiamo di mostrare nella nostra rubrica Giochi per il vostro smartphone.
Per esempio, oggi proviamo tre giochi che, pur non essendo produzioni stratosferiche, propongono idee interessanti o modalità di gioco stuzzicanti. E due su tre sono gratuiti, mentre l’ultimo costa ben tre euro!
SPICY PIGGY Se in Angry Birds i porcelli sono i cattivi, in Spicy Piggy diventano i protagonisti. Guideremo un simpatico maialino rosso pomodoro attraverso una quantità industriale di livelli, saltellando tra piattaforme mobili, abbattendo muri a colpi di palle di fuoco, ed esibendoci in spettacolari scivolate sotto gli ostacoli appesi al soffitto. Lui corre da solo, imperterrito, verso la parte destra del livello, e voi dovrete concentrarvi sulle azioni più opportune, ovvero saltare, schiacciarsi verso il basso o lanciare le sopracitate fireball. La particolarità di Spicy Piggy è la difficoltà. Dal terzo, massimo quarto livello, dovrete prepararvi a una sfida molto impegnativa per evitare che il Piggy diventi bacon o pancetta a dadini buona per la carbonara. Spuntoni malefici, baratri senza fondo, fiamme e pareti mobili sono ovunque per impedirvi di arrivare felicemente alla fine del livello.
Sospettiamo che Spicy Piggy non sia un gioco solo "difficile", ma un platform a tratti mostruosamente complicato che richiede una danza sui tasti virtuali da vero pianista digitale a causa del sistema di paywall: il gioco lo scaricate gratis, ma se venite uccisi a metà livello, per ripartire dai checkpoint dovrete pagare valuta in-game. Certo, il primo checkpoint è "gratis" perché potete spendere i fruttini e la verdura che raccogliete, ma poi bisogna o pagare o guardare trailer e pubblicità per non dover rifare tutto da capo. Un sistema di pagamento sbagliato? Beh, di certo lo troviamo abbastanza punitivo, ma questo rende la sfida parecchio gustosa. Riuscire a finire un livello al primo colpo è quasi impossibile, ma la soddisfazione di completarlo anche con una sola "stella" di traguardo è netta. Visto che non costa nulla, consigliamo di provarlo a chi è in cerca di una sfida parecchio ostinata.
Spicy Piggy è disponibile su Android e iOS, noi l'abbiamo provato su iPhone 7 Plus.
3EALITY - INDIE PLATFORMER Gli store digitali mobile sono pieni zeppi di endless runner. Sono quei giochi in cui il protagonista corre, corre per sempre verso un traguardo irraggiungibile, come l’Achille di Zenone non raggiungeva mai la sua tartaruga. Temple Run e tutte le sue fantasiose incarnazioni sono un must su ogni cellulare smart, a meno che proprio odiate i giochi di platform. 3eality però aggiunge un’idea carina a uno stile di gioco più che collaudato. Avrete tre "vite" a disposizione nella vostra corsa folle verso il traguardo proceduralmente difficile da raggiungere, e come al solito dovrete impegnarvi solo sul saltare e sul tirare una sciabolata contro i nemici, visto che la protagonista corre da sola. Però le tre vite sono messe in gioco contemporaneamente: lo schermo va tenuto in verticale, e vedrete tre ripetizioni della stessa avventura una sopra l’altra.
Così dovrete saltare al momento giusto per evitare l’ostacolo nel percorso "in alto" e tirare un fendente subito dopo per abbattere il nemico nel percorso più in basso. Facile commettere un errore e non vedere un "problema" in uno dei percorsi mentre seguite l’altro, cosa che porta alla "dipartita" di quella vita e la sparizione del percorso. Semplice e immediato, 3eality emerge dalla massa di endless runner per questa idea, che prevediamo verrà ripresa e sviluppata in altri giochi. Per ora, ci impegna per più di quei soliti dieci minuti in coda alle poste o sul treno.
3eality - Indie Platformer è disponibile su Android e iOS, noi l'abbiamo provato su Neffos Max.
THRONE QUEST Ogni tanto, un bel tuffo nella grafica "retro" ci vuole. Aprendo Throne Quest tornerete indietro alla protostoria dei videogiochi, quando ci si divertiva un sacco anche con titoli in cui ci voleva molta immaginazione: uno stecchino a cinque punte diventava l’eroe, un coso grigio un mostruoso nemico da abbattere, una macchina marrone con un punto giallo il forziere dove trovare immensi tesori. I videogiochi mobile, che hanno permesso a centinaia di migliaia di sviluppatori "indipendenti" in tutto il mondo di creare i loro videogiochi a basso costo ci hanno riportato un po’ indietro nel tempo, con queste produzioni low cost ma a volte assai divertenti. Throne Quest è un gioco di ruolo che ricorda, almeno visivamente, giochi storici come Ultima IV o Questron (cercateli su Wikipedia!), anche se meno impegnativo: qua ci si concentra a girare per il mondo di gioco, piuttosto grande, e avventurarsi per boschi maledetti e uggiose caverne piene di nemici (e tesori, ovviamente).
Il sistema di controllo è mutuato dai giochi alla Geometry Wars, segno che Throne Quest è al passo con i (nostri) tempi: il joypad virtuale di sinistra muove il solitario eroe, quello di destra sferra gli attacchi a distanza – anche se al "contrario", come se caricasse una fionda, quindi per colpire in alto a destra dovrete spostarlo in basso a sinistra. Non arriviamo a definire Throne Quest un vero e proprio gioco di ruolo: ricorda di più titoli come Diablo, dove l’importante è combattere, trovare nuove armi e armature, e la sfida è rimanere vivi per non dover ripercorrere gli ultimi 10/15 minuti dall’ultimo punto di salvataggio (dei pulsantoni rossi). Più profondo e impegnativo di tanti giochi mobile "spensierati", ma comunque godibile e giocabile anche in quei dieci minuti che vi ritagliate nel tardo pomeriggio mentre rientrate a casa sul metrò. Su Google Play c’è anche la demo gratuita, per provarlo prima di pagare i suoi tre euro e rotti.
Throne Quest è disponibile su Android e iOS, noi l'abbiamo provato su iPad Pro.