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Roberto, rimasto zoppo perché operato da un chirurgo con il Parkinson

A "Le Iene" il racconto di un uomo diventato invalido dopo un'operazione di routine

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Un'operazione all'alluce che doveva essere ‘semplicissima’. Invece, Roberto, che prima di entrare in sala operatoria camminava normalmente, esce da quella stessa sala invalido a vita. Sì, perché il chirurgo che ha eseguito l’intervento a Trieste, come sembrerebbe dal servizio in onda a "Le Iene", ha il morbo di Parkinson, una malattia incompatibile con il mestiere di chirurgo. Roberto, però, scopre la patologia del dottore solo dieci giorni dopo essersi sottoposto l’intervento.

A “Le Iene” l’uomo racconta che già durante l’operazione qualcosa non andava: “Vedevo una mano tremolante, già dalla prima sutura. Poi mi ha tagliato il piede e vedevo che non riusciva a fermarsi, come se dovesse forzarsi per arrestare la sua azione. Mi ha rovinato”.

Veronica Ruggeri ha incontrato il dottore che ha diagnosticato la malattia al chirurgo: “Ha creato dei danni. Detto tra me e lei è una testa di ca**o, con quella malattia lì non si può operare”. Poi l’inviata de “Le Iene” ha parlato direttamente con il chirurgo, che si giustifica: “Non ho nulla, lei sta dicendo delle stupidaggini”. Poi ha chiamato la Polizia per fare allontanare Veronica. Intanto Roberto continua a pagare le conseguenze di quell’intervento.

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