La crisi in Venezuela ha preso una piega "catastrofica". Lo ha detto il senatore Usa repubblicano Marco Rubio, secondo cui "almeno 80 bimbi sono morti nel reparto neonatale dell'ospedale universitario di Maracaibo, Zulia, da quando è iniziato il blackout". Juan Guaidò, il presidente del Parlamento venezuelano che ha assunto i poteri dell'esecutivo, ha annunciato chiederà lo stato di "emergenza nazionale" per il Paese.
"Ci avviciniamo alle 72 ore di blackout e la prospettiva di fame e carestia è ora per molti una realtà", ha twittato Rubio, sottolineando che "se ingenti aiuti non saranno consegnati presto, il timore è che ci sia una catastrofe senza precedenti". Il presidente Nicolas Maduro ha assicurato che le autorità continuano "a lavorare per recuperare il sistema elettrico nazionale" e che "la macabra strategia di portarci ad uno scontro fallirà".
Scuole e ufficio chiusi - Secondo quanto riporta la Cnn, il blackout continua a lasciare al buio completo 16 stati del Venezuela, mentre altri sei hanno solo parzialmente l'energia elettrica. Secondo Guaidò, la situazione è costata finora al settore privato 400 milioni di dollari. Intanto "il governo bolivariano ha deciso di sospendere le lezioni e le attività lavorative lunedì 11 marzo, per sconfiggere, con la forza della verità e della vita, il brutale attacco terroristico contro il popolo. Insieme vinceremo", ha annunciato il ministro della Comunicazione, Jorge Rodriguez.