Botta e risposta tra il sindaco di Milano Beppe Sala e il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana sul possibile ingresso dell'Arabia Saudita nel Cda del Teatro alla Scala di Milano. "Più di uno non resiste alla tentazione di partecipare al gioco dell''io non c'ero e se c'ero dormivo'", l'affondo di Sala. "Molti hanno fatto i furbetti provando a tenere alta l'attenzione su una fake news insinuata dal titolo di un'intervista al sovrintendente Alexander Pereira, fatta poi circolare sui social, ed evitando di andare al cuore della questione", la replica di Fontana via Facebook. "Le relazioni con i sauditi non nascono certo con la Lega o con Max Ferrari. C'è chi guarda il dito e si dimentica la luna", ha aggiunto il governatore lombardo.
"Anche il sindaco non ha resistito a tenere alta l'attenzione su un falso e evitando di andare al cuore della questione, dichiarandosi sorpreso per una notizia non vera - ha continuato nel suo attacco via social Fontana. - Un capolavoro retorico utile a rilanciare la polemica e tenere i riflettori sulla Lega... è una furbata, 'disinformazia'".
"Sala - continua - prova a distrarre dal fatto che non solo aveva seguito la cosa dall'inizio e passo dopo passo, ma che l'ingresso dei sauditi nel cda del teatro più importante del mondo evidentemente lo voleva e lo vuole. Il dito e la luna... Spero solo che non siano andati troppo avanti... Il punto è questo e sono certo che nel prossimo cda le carte saranno chiare".
Al post pubblicato sulla sua pagina Facebook, Fontana allega un articolo di giornale sul quale è presente la presa di posizione di Sala, che, entrando in polemica sulla possibilità che l'Arabia Saudita entri nel cda del Teatro alla Scala, ha scritto: "Noto solo che più di uno non resiste alla tentazione di partecipare al gioco del 'io non c'ero e se c'ero dormivo'".
Sulla questione è intervenuto anche Matteo Salvini. "Sulla Scala - ha detto il vicepremier e ministro dell'Interno - condivido l'idea del presidente Fontana e penso che possiamo farne a meno".