Pantelleria, un eden nel cuore del Mediterraneo
Una breve guida a questo paradiso tra Italia e Tunisia contesissimo fin dal tempo dei Romani
“Bent el-Riah”, figlia del vento, così i navigatori arabi chiamarono l’isola di Pantelleria, che sorge al centro del Mediterraneo, quasi equidistante da Italia e Tunisia e che offre paesaggi di bellezza assoluta, come lo Specchio di Venere o il Laghetto delle Ondine.
Abitata da tempi remoti,
Pantelleria, punteggiata di antichi
dammusi, le caratteristiche abitazioni dalla candida cupola, sparsi nell’arsura quieta della terra scura e punteggiata dal verde intenso di capperi e viti; i muretti in pietra a secco colorati da cascate di
bouganville; le fresche grotte e i sentieri sterrati, profumati di
mirto.
Scoprila in barca - E sono molti i modi con cui si può conoscere Pantelleria: suggestivo scoprirla dal mare, a bordo di una tipica imbarcazione locale,
il gozzo pantesco, raggiungendo calette nascoste dove l’acqua si colora di incredibili tonalità d’azzurro; è altrettanto piacevole conoscerla sulle
due ruote, scegliendo l’itinerario che parte dal borgo omonimo, maggiore centro dell’isola, e punta a Est, verso
Campobello.
Una "sauna naturale " - Salendo verso
Bugeber si arriva all’incantevole
Specchio di Venere un laghetto interno dalla forma somigliante a un cuore. Si scende poi verso
Punta Spadillo per un altro “magico” luogo d’acqua, il Laghetto delle Ondine; si prosegue poi verso Cala Gadir col le sue sorgenti termali calde, arrivando fino a
Cala Levante e il colossale
Arco dell’Elefante. Dopo Tracino e l’Altopiano di Mueggen, regno della vite, si continua verso la
Montagna Grande, dove esiste una “sauna naturale”; si torna quindi verso la costa, con
Scauri e il suo porto, e si risale in direzione
Punta Fram, dalle coste nere e frastagliate, proseguendo verso
Mursia, per una sosta all’
Acropoli di San Marco; il borgo di
Pantelleria ora non è che a un passo.
Lo Specchio di Venere - Il mito, a Pantelleria, si respira in ogni angolo, anche al
Bagno dell’Acqua, chiamato comunemente Specchio di Venere. Secondo la leggenda, la Dea dell’amore, prima dei suoi incontri con Bacco, aveva l’abitudine di specchiarsi nel meraviglioso laghetto tra le colline. La sua
acqua azzurrissima, la cui temperatura non scende praticamente mai al di sotto dei 30°C, proviene da sorgenti termali, e i fanghi reperibili sulle sue sponde posseggono interessanti virtù terapeutiche.
Tesori archeologici - L’isola è ricca di reperti archeologici, terresti e marini. Fra i primi, da visitare è
l'Acropoli di San Marco, il villaggio preistorico di Mursia e la necropoli del misterioso popolo dei Sesi, il Santuario punico-romano presso lo Specchio di Venere, i villaggi e cimiteri bizantini a Khamma, Ghirlanda, Monastero... Fra i tesori nell’acqua, notevole l’area vicina a
Cala Gadir, dove sono stati individuati una serie di reperti risalenti all'epoca
Punico-Romana; nella zona del porto di
Scauri è stato invece individuato il relitto di un'imbarcazione risalente al VII-VIII secolo a.C., sul cui fondo sono state rinvenute numerosi oggetti in ceramica di uso quotidiano.
Capperi e vini, vanto dell’isola - Le storiche colture di vigneto e cappero hanno una fondamentale importanza nell’economia pantesca. Spesso coltivati sui
terrazzamenti delimitati da muretti a secco, presentano entrambi piantine curiosamente basse, per contrastare l’onnipresente vento. Il bel fiore del cappero arriva raramente a sbocciare: sono infatti raccolti, da maggio a settembre, i bottoni ancora chiusi, che conservati sott’olio o sotto sale, e gratificati dal marchio I.G.P., saranno poi esportati in tutto il mondo. Altro vanto dell’isola è il
Moscato Passito, ricavato dall’uva zibibbo, da cui si ottiene anche la pregiata uva passa varietà
Malaga.
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