Il vertice sulla Tav non ha portato a una soluzione condivisa nel governo: la Lega è per il sì, il M5s per il no. Il vicepremier Di Maio ha scritto una lettera ai parlamentari M5s in cui fa una sintesi: "La Tav - ha ribadito - non è strategica e i tecnici ci danno ragione". "Due sono le vie per bloccarla - ha spiegato -: lo stop dei bandi entro lunedì e il passaggio parlamentare". Il premier Conte: "Forti dubbi che l'Italia abbia bisogno della Tav".
Conte: "Strumento di lavoro deve essere interesse Paese" - Intanto dopo l'incontro con il direttore generale di Telt, Mario Virano, a Palazzo Chigi, il presidente del Consiglio ha affermato in conferenza stampa che "il metodo di lavoro sulla Tav è guidato dall'interesse dei cittadini". "Il contratto di governo parla di ridiscussione integrale del progetto. Siamo qui e ci affatichiamo tanto per ragionare di questo - ha ribadito Conte -. Stiamo dando attuazione al contratto di governo".
Di Maio: "Per bloccare l'opera serve il consenso della Lega" - Nella lettera ai parlamentari M5s Di Maio ha spiegato che per il blocco dei bandi ci vuole una decisione presa di concerto con la Lega perché può avvenire solo attraverso "una delibera del Cdm o tramite un atto bilaterale Italia-Francia che intervenga direttamente sul Cda della società italo-francese Telt che si occupa della realizzazione dell'opera". Ci vuole una soluzione condivisa anche per il secondo passaggio quello parlamentare. "Su tutti e due questi iter non c'è un accordo tra le due forze di governo", ha quindi osservato il vicepremier.
"Tecnici ci danno ragione" - "Sulla strategicità dell'opera abbiamo ragione su quello che abbiamo sempre sostenuto - ha precisato Luigi Di Maio -. Passano sempre meno merci rispetto alle previsioni e gli aumenti futuri non giustificano l'opera". Anche per gli imprenditori far passare le merci su strada che su rotaia costerebbe meno. "Lato passeggeri, invece, durante il vertice di mercoledì sera, i tecnici ci hanno mostrato che per raggiungere il break-even per fattibilità lato passeggeri, servirebbero ogni 30 milioni di costo unitario, almeno 7 milioni di passeggeri all'anno".
"Governo d'accordo sulla criticità dei costi" - Su una cosa sono d'accordo M5s e Lega: sulla criticità dei costi sbilanciati sull'Italia. "Al vertice è stato fatto presente dal MIT che la Francia ha impegnato 375 milioni, mentre l'Italia quasi 3 miliardi. Questo aspetto viene considerato critico anche da chi è favorevole all'opera. Infatti in comune nel governo c'è sicuramente la volontà di approfondire questo dato". "Nulla è stato ancora deciso. Quello che faremo durante l'assemblea dei parlamentari e' approfondire questi punti con il ministro Toninelli", ha assicurato Di Maio.
Salvini: "Eletto per sbloccare, spero si chiuda presto" - "Non sono stato eletto per bloccare ma per sbloccare". Lo ha detto il vicepremier Matteo Salvini rispondendo a una domanda sulla trattativa per la Tav. "Ho le idee chiare - ha aggiunto il ministro dell'Interno - e spero che si chiuda più presto possibile". Poi a una domanda sulla tenuta del governo, Salvini ha risposto: "Assolutamente sì, l'esecutivo regge". Il leader della Lega ha ricordato di aver risposto così anche durante le campagne elettorali in Abruzzo e Sardegna: "Fra poco ci sono le elezioni comunali in Sicilia - ha aggiunto - e risponderò ancora così".
Zaia e Fontana: "Impensabile bloccare i bandi" - "Tav e infrastrutture veloci, sicure e moderne servono non solo alle imprese, ma a tutta Italia. Giusto approfondire i costi reali e chiedere di più a Francia ed Europa, ma impensabile bloccare i bandi". Lo hanno detto in una nota congiunta i governatori leghisti di Lombardia e Veneto Attilio Fontana e Luca Zaia.
Il Senato approva la mozione Lega-M5S: 139 sì, 105 no - Intanto il Senato ha approvato la mozione presentata da Lega e Movimento 5 Stelle sulla Tav con 139 sì, 105 no e zero astenuti. Il documento "impegna il governo a ridiscutere integralmente il progetto della linea Torino-Lione, nell'applicazione dell'accordo tra Italia e Francia".
Fi mostra cartelli in Senato: "Non fermate l'Italia" - Durante le dichiarazioni di voto sulle mozioni sulla Torino-Lione in Senato, i senatori di Forza Italia hanno mostrato cartelli in aula per chiedere la realizzazione dell'opera costringendo il presidente Casellati a sospendere la seduta: "Sì Tav - Non fermate l'Italia", si legge.