Una mostra per far ammirare all'Italia i quadri di Alba Chiara Baroni, la ventenne uccisa a colpi di pistola dal fidanzato il 31 luglio 2017 a Tenno (Trento): è il progetto ideato per raccogliere fondi da destinare alla Fondazione Famiglia Materna di Rovereto, che si occupa di sostegno alle donne vittime di violenza. "Sarei felice di poter realizzare almeno un po' dei suoi sogni, di far arrivare i suoi quadri agli occhi di quanti più giovani possibile", ha detto il padre della vittima.
"Ho qui davanti a me il suo sorriso, quel suo modo di ironizzare su tutto. Ero innamorato di lei, ricordo che facevamo lunghe passeggiate in montagna oppure al nostro lago, a Tenno. Da quel giorno non ci sono più andato", racconta Massimo Baroni al Corriere della Sera.
E ricorda così quel tragico 31 luglio di due anni fa: "Mia moglie Loredana tornava quel giorno a casa dall'ospedale e siamo andati a prenderla io e Aurora, l'altra mia figlia. Quando siamo rientrati Aurora ha scoperto la notizia di un ragazzo che aveva ucciso la fidanzata a Tenno. Quando ho visto la fotografia della casa di lui e mi si è fermato il cuore. Non c'erano i nomi ma io sapevo che lei era lì. C'ero stato poco prima, avevamo fumato e chiacchierato pochi minuti. Appena sono uscito lui l'ha uccisa".
Il progetto e la mostra - "Io e mia moglie siamo orgogliosi di aver legato il nome di nostra figlia a un progetto per l'aiuto di donne in difficoltà", afferma il padre di Alba Chiara. L'iniziativa, ideata dalla sociologa Emanuela Skulina, propone una mostra itinerante con i dipinti della giovane. Questi ultimi sono già stati esposti a Tenno e Rovereto e l'8 marzo, in occasione della Giornata internazionale della Donna, approderanno a Riva del Garda. La mostra raggiungerà dunque Trento.