È polemica

Rape Day, il videogioco che inneggia allo stupro: bufera su Steam

Steam, lo store di giochi digitali per PC, è di nuovo nell'occhio del ciclone dopo il caso del "simulatore di stragi scolastiche"

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È passato quasi un anno dalla scandalo di Active Shooter, il discutibile "simulatore di stragi scolastiche" (ve ne abbiamo parlato qui), ma ora Valve è di nuovo al centro di un'aspra polemica sulle pratiche di controllo della sua piattaforma per la vendita di videogiochi digitali per PC, Steam.

In questi giorni, infatti, è stato scovato Rape Day, gioco che nei panni di un uomo permette di molestare, stuprare e uccidere donne durante lo svolgimento della storia. Un obbrobrio inammissibile che è stato rimosso solo dopo intere settimane di presenza sullo store con un'uscita fissata per aprile 2019.

Una "visual novel", ovvero un romanzo interattivo a base di immagini e testo, incentrata su oltre 500 immagini e più di 7000 parole che includono "violenza, violenza sessuale, sesso non consensuale, linguaggio osceno, necrofilia e incesto".

Inutile dire che una creazione del genere non dovrebbe trovare nemmeno un attimo di visibilità sullo store per videogiochi PC più famoso e diffuso.

Per questo la community, inondando di messaggi la pagina del gioco ora cancellata, si è chiesta: è solo colpa degli indifendibili sviluppatori o anche della poca (e recidiva) attenzione del distributore?