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Scontro sulla Tav, la Lega: "Va fatta" e il M5s: "Piuttosto andiamo a casa"

Nel giorno del nuovo vertice a Palazzo Chigi gli esponenti delle due anime del governo continuano a sostenere posizioni opposte

© ansa

Sulla Tav continua lo scontro fra Lega e M5s. Così se da una parte il sottosegretario pentastellato Stefano Buffagni paventa addirittura la caduta del governo per evitarla, spiegando che "se bisogna andare a casa per non buttare soldi per opere vecchie io non vedo il problema", dall'altra il viceministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi (Lega) invita a proseguire. E sottolinea che i bandi "vanno fatti, altrimenti rischiamo di perdere 300 milioni".

Nel giorno in cui a Palazzo Chigi si riunisce un nuovo vertice sul nodo Alta velocità (Giuseppe Conte ha convocato i due vicepremier e il ministro Danilo Toninelli), le posizioni tra le due anime del governo continuano quindi a rimanere molto lontane. "Se Chiamparino utilizzasse meno la Tav per la campagna elettorale, darebbe una mano a tutti - aggiunge Rixi, ospite di Radio anch'io -. Bisogna fare i bandi, dopo di che ci sarà tempo per andare a discutere con la Francia e con l'Europa. Mi auguro che il governo esca con una sintesi". Mentre Buffagni precisa ad Agorà che "io non mi occupo di trovare il compromesso".

Sul tema è intervenuto anche il presidente della commissione intergovernativa franco-italiana per la Torino-Lione, che ha definito "completamente falso" che la Francia non abbia stanziato i fondi per la Tav. "I soldi sono stati stanziati - ha assicurato - e sono pronti. Sono convinto che la Francia direbbe no all'ipotesi di accantonare il tunnel di base per dare vita a un progetto alternativo".