Giappone, concessa la libertà su cauzione all'ex presidente Nissan Ghosn
L'accusa ha già annunciato che presenterà ricorso. L'ex manager non potrà lasciare il Giappone e sarà sottoposto a misure restrittive per evitare che comprometta o distrugga prove importanti
Il tribunale di Tokyo ha approvato la richiesta di libertà su cauzione per Carlos Ghosn, ex presidente di Nissan-Renault-Mitsubishi Motors in carcere dal 19 novembre. La cauzione per l'ex tycoon 64enne è stata fissata a un miliardo di yen, circa 7,8 milioni di euro. Ghosn è accusato di aver sottostimato i propri compensi dal 2010 al 2017 e di una serie di illeciti finanziari tra cui abuso di fiducia aggravato.
Terza richiesta di scarcerazione - I giudici avevano respinto le due precedenti richieste di scarcerazione presentate dai legali di Ghosn. La pubblica accusa ha però fatto appello contro la decisione e potrebbero arrivare ulteriori accuse contro il 64enne per evitargli di lasciare il carcere. Una volta uscito dalla sua cella, Ghosn non potrà uscire dal Giappone e dovrà rispettare precise condizioni allo scopo di evitare che possa compromettere o distruggere prove importanti per il processo a suo carico.
Nuovi elementi dal suo nuovo avvocato - La concessione della libertà è arrivata solo un giorno dopo che il suo nuovo avvocato, Junichiro Hironaka, aveva detto ai giornalisti di aver procurato ai giudici nuovi elementi che li avrebbero convinti a optare per la libertà su cauzione.
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