"Quando avrò finito, mi ucciderò". Una frase inquietante e profetica che Keith Flint, il cantante dei Prodigy, trovato morto questa mattina, per un presunto suicidio, nella sua casa nell'Essex, in Inghilterra, aveva pronunciato in una intervista rilasciata nel 2015 a FHM. "Giuro su Dio che non è un suicidio, è sicuramente una cosa positiva....", aveva aggiunto il cantante.
"Ho sempre avuto questa cosa dentro di me", aveva raccontato Flint e ancora: "Non sto risparmiandomi nulla, sto incassando tutto quello che posso...". Voce e immagine della band britannica, performer stravagante e provocatorio Flint disse anche: "Non ho paura di chi sono. Voglio solo guardare indietro e sapere che ho vissuto quella che considero una vita soddisfacente. È tutto. Giorni felici”.
Quella vita che presumibilmente Flint si è tolto alla fine di un viaggio che lui ha considerato finito.
Nella casa di campagna nell'Essex, dove è stato trovato morto, Flint si era trasferito negli ultimi anni per dedicarsi ad una vita rurale, andava a cavallo o in quad e aveva molti cani.
I vicini raccontano di averlo visto spesso cavalcare, andare in bicicletta per il villaggio, oppure correre e che era un grande amante degli animali: "Aveva anche molti uccelli e canarini in una voliera. Una persona gentile e socievole che salutava sempre".
Da poco tornato nel Regno Unito da un tour in Australia, Flint doveva iniziarne un altro negli Stati Uniti a maggio. Nulla insomma che facesse pensare ad un epilogo come questo.