l'impegno della guardia costiera

La guerra alle reti fantasma sui fondali, inquinanti e pericolose

I tramagli restano a volte incagliati e i pescatori devono abbandonarli in mare, ma costituiscono un serio problema ambientale

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La guardia costiera lancia da Genova una vasta operazione contro le reti fantasma, note con il nome tecnico di "tramagli". Si tratta delle reti che i pescatori devono abbandonare in mare perché si sono incagliate. Incrostate e ricoperte d'alghe, sono principalmente di plastica, quindi costituiscono un rifiuto a tutti gli effetti, che mina la salute dei fondali. Un tappeto di 15 chilometri che copre la sabbia, soffoca coralli e alghe, mette in pericolo crostacei, mitili, anche balene e delfini.

Spetterà ai sommozzatori rilevarle e rimuoverle, una attività difficile e rischiosa, perché le reti abbandonate, non solo continuano a catturare pesci, ma sono pure autentiche trappole per i sub che devono muoversi con grande attenzione per non restare a loro volta impigliati.