"Leaving Neverland", il controverso documentario su Michael Jackson, sta per sbarcare in tv: causa milionaria della famiglia del re del pop
Il documentario sarà trasmesso negli Stati Uniti in due puntate
"Leaving Neverland" l'attesa è finita. Il controverso documentario diretto da Dan Reed su Michael Jackson, che racconta i presunti abusi su due ragazzini, andrà in onda negli Stati Uniti in due puntate, domani e lunedì, nonostante la querela per diffamazione da 100 milioni di dollari presentata degli eredi del re del pop
"Leaving Neverland" è stato presentato in anteprima al Sundance Festival 2019. A produrlo e dirigerlo è Dan Reed, già autore dei documentari "The Pedophile Hunters" e "Three Days of Terror: The Charlie Hebdo Attacks".
Due delle presunte vittime,
Wade Robson (36 anni) e
James Safechuck (40 anni), hanno dichiarato che la popstar reclutava le giovani vittime tra le famiglie in difficoltà. James Safechuck, in particolare, ha detto di aver conosciuto il cantante quando aveva 10 anni e che il cantante cominciò a corteggiarlo, con una serie di attenzioni culminate in molestie quasi giornaliere e in un finto "matrimonio". Wade Robson ha sostenuto di aver vissuto la maggior parte della sua vita - da sette anni, quando Jackson avrebbe cominciato a molestarlo fino all'età adulta - in una grande bugia: "Ora voglio dire la verità con la stessa forza con cui prima raccontavo menzogne".
Il documentario rischia di portare nuovi guai alla famiglia di Jackson. Nel 2013 Robson denunciò Jackson per abusi sessuali, subiti quando aveva 7 anni, ma il caso fu archiviato nel 2017.
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