Ilaria Cucchi a Tgcom24 commenta quanto accaduto durante l'udienza del processo bis per la morte di suo fratello Stefano Cucchi. Nuove prove, presentate dal pm Giovanni Musarò, sembrano dimostrare l'attività di depistaggio ai danni della famiglia del geometra romano deceduto il 22 ottobre 2009. "Quello che sta emergenza fa rabbrividire, fa paura - afferma Ilaria Cucchi a Tgcom24. - Si giocava sulla nostra pelle, ma nello stesso tempo si prendevano in giro tutti i cittadini. La deposizione in aula del generale Tomasone, (ex comandante provinciale dei carabinieri di Roma, ndr), è stata inquietante. Lui continuava a ripetere che non ricordava. Ma adesso non si scherza più". Intanto, Fabio Anselmo, legale della famiglia Cucchi, annuncia l'ipotesi di un'azione legale contro il Comune di Roma e di un'azione risarcitoria nei confronti dello Stato.
"Ancora oggi queste persone si sentono al di sopra della legge - prosegue la sorella di Stefano - Come è stato ribadito in aula dal pubblico ministero spero che ci sia la voglia di dimostrare di essere di più di questi giochetti. Io credo che l'Arma debba saper prendere le distanze da queste persone, dimostrando che la stragrande maggioranza dei carabinieri quotidianamente si sacrifica e svolge il proprio lavoro con impegno e con onore".
Il commento del legale L'avvocato della famiglia Cucchi, Fabio Anselmo, ha annunciato l'intenzione di dare il via a un'azione legale contro l'amministrazione capitolina: "Alla luce della catena di falsi che sta emergendo, stiamo prendendo in considerazione un'azione legale nei confronti del Comune di Roma e valutiamo un'azione risarcitoria nei confronti dello Stato".