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E' morto Falco, il cane eroe che salvò tre bambini sotto le macerie di Rigopiano

Il pastore tedesco dei vigili del fuoco è stato soppresso: soffriva di una mielopatia degenerativa che nell'ultimo periodo lo aveva privato dell'uso delle zampe posteriori

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Ludovica, Edoardo e Samuel. Ma non solo. Sono i nomi di tre bambini, ma ce ne sarebbero tanti altri, salvati dal cane Falco. Ludovica, Edoardo e Samuel erano rimasti incastrati nella sala da biliardo dell'hotel Rigopiano, travolto da una valanga il 18 gennaio 2017, e a portarli fuori di lì ci aveva pensato il pastore tedesco dei vigili del fuoco che poi, un anno dopo quell'intervento, fu colpito da una malattia degenerativa. E per cui il suo padrone è stato costretto a sopprimerlo.

La mielopatia degenerativa senza scampo - Ad annunciare la morte di Falco, il cane eroe che salvò i tre bambini dalle macerie di Rigopiano, è stato Fabrizio Cataudella, vigile di Latina che con lui ha lavorato per nove anni. Falco era affetto da una mielopatia degenerativa che non gli ha lasciato scampo e che nell'ultimo periodo lo aveva privato dell'uso delle zampe posteriori. Come racconta il suo padrone, sopprimerlo è stato necessario per impedirgli ulteriori sofferenze vista l'impotenza di fronte a un peggioramento impossibile da bloccare o rallentare.

Il ricordo - "Siamo stati operativi in interventi delicati, dove spesso sentivamo addosso la responsabilità di dare una risposta a chi da noi aspettava buone notizie", ha scritto Fabrizio su Facebook annunciando la morte di Falco e ammettendo che forse, avrebbe potuto compierlo prima quel gesto. Ma non ne aveva avuto il coraggio. Perché per uno "abituato a stare tra boschi e campi aperti", "non era più una vita degna" quella a cui la paralisi delle zampe lo costringeva. 

Ludovica, Edoardo e Samuel - L'eroe a quattro zampe di Rogopiano si è addormentato ma i "suoi bambini", quelli da cui, paziente, si lasciava accarezzare come ricorda Fabrizio, restano la testimonianza migliore di ciò che Falco ha rappresentato e di tutto quello ha contribuito a realizzare. Ludovica, Edoardo e Samuel. Assieme a tanti, tanti altri.

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