"Se oseranno imprigionarmi ci sarà una risposta senza precedenti, sia della gente che della comunità internazionale": lo ha detto al programma colombiano,Noticias Caracol, il leader dell'opposizione venezuelano, Juan Guaidò, a proposito di un suo possibile arresto, annunciato da Nicolas Maduro, al suo ritorno in Venezuela dalla Colombia. Guaidò ha confermato l'intenzione di tornare a Caracas già "questa settimana".
"Un detenuto non serve a nessuno, ma nemmeno un presidente esiliato", ha poi aggiunto Guaidò intervistato dalla tv Ntn24. "Il mio dovere è di stare a Caracas nonostante i rischi", ha sottolineato Guaido', che il mese scorso si è autoproclamato presidente ad interim. Guaidò ha poi ringraziato Trump per il suo appoggio: "Presidente Donald Trump, la ringraziamo per il suo fermo sostegno al ritorno della democrazia in Venezuela. Continuiamo con il coordinamento internazionale al fine di ottenere la pressione necessaria per la cessazione dell'usurpazione e la conquista della libertà nella nostra nazione". Questo il tweet di Guaidò in risposta a un post sul social del suo ambasciatore in Usa, Carlos Vecchio, nel quale quest'ultimo riferisce di un incontro con Trump per "aumentare la pressione" sul governo di Nicolas Maduro.
Gli Usa annunciano nuove sanzioni - Washington imporrà altre sanzioni a Caracas nei prossimi giorni per aumentare la pressione sul governo del presidente Nicolas Maduro: lo ha detto l'inviato speciale Usa per il Venezuela Elliott Abrams, parlando con i cronisti prima di una riunione del consiglio di sicurezza dell'Onu chiesta dagli Usa.
Usa chiederanno voto Onu in settimana - Intanto gli Stati Uniti fanno sapere che chiederanno al Consiglio di sicurezza Onu di votare questa settimana una bozza di risoluzione che chiede che gli aiuti umanitari possano arrivare in Veenzuela. L'ha detto Elliott Abrams, inviato Usa all'Onu. "Avremo una risoluzione in settimana che certamente chiederà l'ammissione dell'aiuto umanitario in Veneuzela", ha detto Abrams ai giornalisti.
Paesi europei in bozza Onu chiedono nuove elezioni - I Paesi europei membri del consiglio di sicurezza dell'Onu (Francia, Germania, Gran Bretagna, Belgio e Polonia) sono tornati a chiedere l'organizzazione di elezioni presidenziali in Venezuela per risolvere la crisi nel Paese. Le ultime elezioni "mancano di legittimità democratica" hanno affermato in una dichiarazione prima di una riunione d'emergenza chiesta dagli Usa, chiedendo il "ritorno alla democrazia attraverso elezioni presidenziali libere, trasparenti e credibili".