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Ivoriana picchiata e derubata a Bari: "Colpa del clima politico"

L'aggressione sarebbe scattata dopo la richiesta a un gruppo di donne, per strada, di poter passare. "Tornatene al tuo paese", le avrebbero gridato durante l'aggressione

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L'hanno insultata, presa "a calci e pugni" e derubata, urlandole di "tornare al suo Paese". E' quanto ha denunciato una 47enne della Costa d'Avorio, residente a Bari da 30 anni, raccontando che l'aggressione sarebbe scattata dopo la sua richiesta a un gruppo di donne, per strada, di poter passare. La vittima ha aggiunto che un'addetta del 118 avrebbe messo in dubbio le sue parole dicendo che era tutto un trucco "per avere un permesso dal lavoro".

In un'intervista rilasciata a Telebari, l'ivoriana ha riferito che l'invettiva razzista è partita da un gruppo di donne e uomini tra i 20 e i 50 anni.

"Colpa del clima politico" - "Se Salvini sventola la bandiera del razzismo ad alta voce, chi prima era razzista ma aveva paura a farlo vedere, adesso non ha più timore e aggredisce, pensando di non essere mai punito", ha dichiarato la donna. Edith è convinta che "il clima politico abbia influito molto", ritenendo di essere stata "aggredita in quel modo per il colore della pelle". "In trent'anni, da quando sono a Bari - ha proseguito - non mi era mai capitata una cosa del genere e non avevo mai sentito di aggressioni del genere. Ora ho paura per i mie figli, per come va il mondo".

La ricostruzione dell'ivoriana - Mercoledì 20 febbraio dopo le 18:30, la donna stava camminando su un marciapiede preceduta da "un gruppo di cinque o sei donne" alle quali ha "chiesto permesso" per poter passare. "Non mi hanno sentito - ha spiegato - e per superarle sono scesa un attimo dal marciapiede: tornata sulla banchina, si è scatenato l'inferno. 'Permesso, permesso un c...o, ha detto una di loro. Mi sono voltata verso di lei e in un attimo mi ha sferrato un pugno in faccia". "Mi hanno accerchiata e hanno iniziato a insultarmi", prosegue la donna secondo la quale gli aggressori le dicevano 'Vattene da qua, torna al tuo Paese'. La 47enne ha quindi cercato di chiamare la polizia ma mentre "ero al telefono ho preso calci e pugni da ognuna di loro: al branco si sono poi aggiunti due uomini e ho preso calci anche da loro".

Le indagini degli inquirenti - "Mi hanno portato via il telefono - ha concluso - e a quel punto è intervenuto il benzinaio del distributore che è lì a pochi metri: li ha fatti allontanare e ha chiamato carabinieri e 118". Sull'accaduto stanno indagando i carabinieri che stanno sentendo persone e verificando se nella zona dell'aggressione ci siano telecamere le cui immagini potrebbero confermare il racconto dell'ivoriana e identificare gli aggressori. I carabinieri hanno raccolto la denuncia della vittima e l'hanno trasmessa in Procura.

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