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Dossier infrastrutture, il premier Conte: "L'Italia ora deve correre, siamo come una Ferrari"

In un'intervista al Sole 24 Ore, il premier illustra i progetti per rilanciare il Paese

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"L'Italia deve correre, è come un'autostrada a tre corsie con una Ferrari di cui finora non abbiamo premuto l'acceleratore. Adesso abbiamo deciso di farlo". Parole del premier Giuseppe Conte sul tema delle infrastrutture. Per questo, spiega, è stata realizzata "Investitalia", una struttura di missione formata da tecnici e funzionari che hanno il compito di coordinare la realizzazione del piano di investimenti.

Per riuscire a "far correre" l'Italia il premier, dalle pagine del Sole 24 Ore, spiega che sarà utilizzato "il metodo Conte, che sono pronto a brevettare ed è composto di tre elementi: lo studio attento dei dossier, il dialogo con gli attori di volta in volta coinvolti, il confronto con i ministri affinché venga garantita la massima soddisfazione degli interessi generali".

Per la crescita un'autostrada a tre corsie - Nello specifico, per il rilancio dell'economia italiana a far da pendant a Investitalia è stata creata anche Strategia Italia, "la cabina di regia che svolge il coordinamento politico e amministrativo, in collegamento con il Cipe - aggiunge Conte -. Con queste strutture creiamo l' autostrada a tre corsie per la crescita: investimenti, innovazione e semplificazione. Avere delle strutture di progettazione e coordinamento permette di avviare in trasparenza e con cronoprogrammi definiti operazioni di investimento che possano contare sulle competenze tecniche dei migliori professionisti della Pubblica amministrazione. Loro saranno gli angeli custodi dei nostri Comuni e delle Regioni per pianificare al meglio investimenti e opere pubbliche".

E presto, spiega Conte, arriverà anche la "centrale di progettazione", che "completerà il cerchio".

" La Tav? E' solo una piccola percentuale rispetto del programma di investimenti" -  L'idea del rilancio dell'Italia partendo dagli investimenti pubblici sembra però creare una contraddizione con il blocco di opere che potrebbero produrre cantieri, come la Tav. "A seguire il dibattito pubblico parrebbe che l'intero e corposo piano d'investimenti sia riduttivamente rimesso all'alternativa sì Tav/no Tav - chiarisce quindi Conte -. In realtà, il progetto Tav corrisponde a una percentuale tutto sommato contenuta di tutte le opere che sono in corso di realizzazione".

"Abbiamo rivisto il progetto nel rispetto dei cittadini" - "Nel merito - prosegue il premier - il rispetto verso un modello di governo trasparente e sensibile alle istanze dei cittadini ci ha imposto di rivedere il progetto, a distanza di circa cinque lustri dalla previsione originaria. I giorni scorsi sono serviti ad approfondire il dossier. Ora comincerà il confronto interno per arrivare alla soluzione migliore non nell'interesse di un singolo partito, non delle imprese costruttrici o dei comitati a favore o contro, ma nell'interesse generale della collettività italiana".

Quanto alle critiche piovute sull'analisi costi-benefici, il premier sottolinea come sia "stata affidata a riconosciuti esperti e non è accettabile che venga messa in discussione la loro professionalità solo perché i risultati non sono di gradimento. Se emergerà la necessità di approfondire ulteriori aspetti chiederemo agli esperti già consultati eventuali ulteriori chiarimenti, ma è certo che questa analisi costituirà la base della nostra più ampia valutazione politica".

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