"Faccetta nera" a Limone Piemonte, il sindaco: "Sono amareggiato per il gesto di un irresponsabile"
"Voltiamo pagina", chiede Angelo Fruttero in merito al caso degli inni fascisti diffusi sulla pista di pattinaggio sul ghiaccio e reso noto da Tgcom24. Intanto indagano i carabinieri
"Amareggiato e arrabbiato, voltiamo pagina". Così Angelo Fruttero, sindaco di Limone Piemonte (Cuneo), ha commentato il caso degli inni fascisti, tra cui "Faccetta Nera", mandati in filodiffusione nella giornata del 22 febbraio sulla pista cittadina di pattinaggio su ghiaccio. La vicenda era stata resa nota per primo da Tgcom24, dopo la denuncia via Facebook dell'Osservatorio democratico sulle nuove destre in Italia. "La nostra - aggiunge Fruttero - è una località di 1.500 abitanti, ci conosciamo tutti, siamo montanari, viviamo di turismo; poi uno compie un gesto irresponsabile e finiamo sui giornali". Dopo la denuncia via social in tanti avevano minacciato di "non mettere più piede a Limone". Intanto, sui fatti indagano i carabinieri.
In esclusiva a Tgcom24 il video incriminato
Le scuse del sindaco "Non abbiamo estremismi né di destra né di sinistra - ha assicurato il sindaco di Limone. - Non c'è nemmeno una sede di partito.
Siamo montanari, viviamo sul turismo e facciamo di tutto per accogliere la gente meglio che possiamo".
L'impianto è del Comune ma è affidato in gestione a una società esterna che si è aggiudicata un
bando triennale in scadenza a marzo 2020.
Secondo quanto poi è stato successivamente chiarito, a diffondere le canzoni è stato un dipendente della società che ha utilizzato un suo cd. A Tgcom24 il gestore Gianluca Di Gifico si era chiamato fuori dalla vicenda, dichiarando: "Sono sorpreso e non so che dire perché il 22 febbraio non ero sul posto".
"L'autore del gesto - dice Fruttero - non è un dipendente comunale e, da quel che mi risulta, non è nemmeno del paese. So che sull'episodio stanno raccogliendo informazioni i carabinieri della stazione di Limone.
Se è stato commesso un reato, sicuramente prenderanno i provvedimenti necessari".
"Quando me l'hanno raccontata - ha concluso il sindaco - non ci volevo credere. Sono brutte giornate, ma sono certo che
chi conosce i limonesi capirà che Limone non c'entra nulla. Ora vogliamo voltare pagina".
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