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Rigopiano, violò i sigilli per portare i fiori dov'è morto il figlio: papà andrà a processo

Il gip del Tribunale di Pescara ha disposto il giudizio immediato, dopo che l'uomo aveva presentato opposizione al decreto di condanna, tramite il quale gli era stata inflitta una multa da 4550 euro

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Alessio Feniello, 57 anni, padre di Stefano, una delle 29 vittime della tragedia dell'Hotel Rigopiano di Farindola (Pescara), andrà a processo. Il gip del Tribunale di Pescara, Elio Bongrazio, ha disposto nei suoi confronti il giudizio immediato, dopo che l'uomo aveva presentato opposizione al decreto penale di condanna, tramite il quale gli era stata inflitta una multa da 4.550 euro per avere violato l'area interdetta dell'hotel. L'uomo aveva infatti "forzato" i sigilli giudiziari per portare dei fiori dove era stato ucciso il figlio. Il processo si terrà il prossimo 26 settembre.

"Ma vi sembra normale che in Italia i magistrati, dopo che mi è stato ucciso un figlio, sprechino denaro pubblico (e le loro energie) per mandarmi a processo solo per aver portato fiori dove hanno ammazzato il nostro ragazzo? È una vergogna. Una vergogna", ha dichiarato Feniello a Ilfattoquotidiano.it.

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