A distanza di due anni dal precedente "Graziosa utopia", esce il 22 febbraio "Fru fru", quinto disco solista di Edda. Dopo essersi già spostato dal rock, l'ex storica voce dei Ritmo Tribale sceglie la via della canzone leggera con una linea giocosa basata innanzitutto sulla melodia. A Tgcom24 racconta della difficoltà di una carriera musicale, di religione Hare Krishna e dei nuovi brani, con i quali partirà per un nuovo tour dal 9 marzo.
Che significato ha il titolo del disco, "Fru Fru"?
I Fru Fru sono i biscotti wafer, come li chiama una parte d'Italia. Lo stile musicale è uno scherzo, e per me è sinonimo di leggerezza. Mi sono spostato dal rock già dallo scorso disco e continuo in questo senso. Sto andando sempre più verso Raffellà Carrà. Quando arrivo lì, mi fermerò.
Qual era il tuo obiettivo con questo disco? E' un punto di arrivo, musicalmente?
Come linguaggio musicale mi trovo più centrato in queste sonorità. Non è un punto di arrivo ma un punto da esplorare ancora.
Sei arrivato a una forma canzone e musicalmente hai smussato gli angoli, il suono è diventato più pop in senso ampio tornando al concetto di musica leggera. Ma tu ci andresti a Sanremo?
La cornice di Sanremo per me è difficile da accettare. E' un po' una zona ardua e io sono ancora giovane per questo tipo di esperienze e aspetto ancora di essere un po' più corazzato.
Sei tu protagonista di questo disco?
Sì, non mi sono ispirato a nessun (sicuramente non mi sono ispirato a Di Maio). Scrivo le canzoni e quando sento che mi arrivano, cerco di mettere giù quelle parole che ci stanno bene. Che mi sembra diano senso a quelle emozioni che sto provando. Non dico ad esempio 'adesso mi metto a parlare di una certa cosa'. Di solito nasce tutto dalla musica e dalla melodia che mi viene in mente.
Cinque dischi da solista sono già un gran bella carriera, dopo quelli pubblicati con i Ritmo Tribale. Come è stata questa evoluzione?
Mai avrei pensato dopo i Ritmo Tribale di tornare a fare il musicista. E' un lavoro difficile, è precario e devi avere la passione. Ci sono finito dentro un'altra volta, pensavo che la passione fosse finita. Finchè mi verranno le canzoni andrò avanti.
Sei sempre Hare Krishna, come all'inizio della tua carriera musicale?
Sì, sempre di più. Sono stato folgorato quando non ero neanche portato o interessato alla filosofia orientale. Sono partito 35 anni fa ed è stata l'esperienza più importante della mia vita. La mia visione e la mia filosofia di vita aderiscono alle loro. E' stato un fil rouge che ha caratterizzato la mia vita e che mi sono portato dietro anche cambiando il mio stile musicale negli anni.
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A inizio marzo parte il nuovo tour, che impronta musicale avrà?
Seguirà questo sound degli ultimi due dischi e quindi i pezzi vecchi non li farò. Non mi piace comunque fare concerti lunghi. Queste ultime canzoni credo bastino a riempire il minutaggio che mi prefisso per un concerto.
Queste le prime date confermate del tour:
09 MARZO - RAVENNA – BRONSON
21 MARZO - BOLOGNA – LOCOMOTIV
22 MARZO – PISA – LUMIERE
28 MARZO - MILANO - SANTERIA SOCIAL CLUB
29 MARZO – MODENA - VIBRA
04 APRILE - TORINO – HIROSHIMA
06 APRILE - FIRENZE - FLOG
12 APRILE - TERLIZZI (BA) - MAT LABORATORIO URBANO
13 APRILE - BARONISSI (SA) - DSSZ - DISSONANZE
27 APRILE - ROMA – MONK – CIRCOLO ARCI
17 MAGGIO – BRESCIA – MUSICA DA BERE LATTERIA MOLLOY