Da Palermo la mostra di Antonello da Messina approda a Milano. Dal 21 febbraio al 2 giugno Palazzo Reale dedica un’esposizione al Maestro siciliano ospitando 19 opere dell’artista, su un totale di 35 a lui attribuite. "Questa mostra storica propone al pubblico il racconto affascinante di un artista innovatore dei suoi tempi, il cui carisma è giunto intatto sino a noi", dichiara l'assessore alla Cultura Filippo Del Corno.
La mostra, frutto della collaborazione fra la Regione Sicilia e il Comune di Milano-Cultura con la produzione di Palazzo Reale e MondoMostre Skira, è curata da Giovanni Carlo Federico Villa. Per la prima volta a Milano sarà possibile vedere gran parte della produzione del Maestro, del quale restano poche straordinarie opere, scampate a tragici avvenimenti naturali come alluvioni, terremoti, maremoti e all’incuria.
I visitatori potranno ammirare il celebre dipinto dell’Annunciata, proveniente da palazzo Abetellis di Palermo. È la prima volta che l'opera lascia la Sicilia. Tra le produzioni del ritrattista in mostra a Palazzo Reale, c'è anche il San Girolamo nello studio, in prestito dalla National Gallery di Londra. Dal Museo nazionale Brukenthal di Sibiu in Romania arriva invece la Crocifissione, mentre dal Museo statale di Berlino il Ritratto di giovane uomo. Altre due opere come il Ritratto di giovane e la Madonna col Bambino sono provenienti dagli Stati Uniti, rispettivamente dal Philadelphia Museum of Art e dalla National Gallery di Washington.
Oltre a palazzo Abetellis anche altri musei italiani hanno partecipato alla realizzazione dell’esposizione, come gli Uffizi di Firenze, la Fondazione Culturale Mandralisca di Cefalù, la Pinacoteca Malaspina di Pavia, il Collegio degli Alberoni di Piacenza, la Galleria Borghese di Roma, il Museo Correr di Venezia e il Museo Civico d’Arte Antica, Palazzo Madama di Torino. Fa parte dell’esposizione anche l’opera Madonna col bambino, realizzata dal figlio di Antonello da Messina, Jacobello di Antonello, dopo la morte del padre.
Guida d’eccezione della mostra, lo storico d’arte Giovan Battista Cavalcaselle. Con i suoi taccuini e disegni riprodusse le opere di Antonello da Messina, ricostruendo il primo catalogo della produzione dell’artista messinese. Grazie a lui i visitatori potranno capire l’estro del ritrattista siciliano, frutto della fusione tra l'arte mediterranea, le influenze venete e le infinite stesure dei colori apprese dal mondo fiammingo.
In occasione della mostra Skira ha pubblicato un catalogo con tutte le immagini delle opere esistenti e riconosciute di Antonello da Messina.