Slitta ancora la pubblicazione dei bandi di gara per la Torino-Lione. Il Consiglio di amministrazione di Telt, "alla luce della situazione e a seguito dei contatti con i governi", ha votato all'unanimità "un breve rinvio". Sulla decisione è intervenuta l'Ue, ricordando che per la conferma dell'intera contribuzione di 813 milioni di euro serve "la tempestiva pubblicazione dei bandi". In caso contrario, "verrà applicata una riduzione di 300 milioni".
L'annuncio del breve rinvio sulla pubblicazione dei bandi di gara da parte di Telt, la società responsabile della realizzazione della Torino-Lione, è giunto con un comunicato diffuso a seguito del Consiglio di amministrazione che si è svolto a Parigi e in cui il rinvio è stato deciso all'unanimità.
"Nel corso del consiglio il rappresentante della Commissione Europea ha reso nota una comunicazione ufficiale di Inea (Innovation and Networks Executive Agency) che indica come condizione per la conferma dell'intera contribuzione di 813 milioni di euro la tempestiva pubblicazione dei bandi, mentre in caso contrario - si legge - verrà applicata una riduzione di 300 milioni".
"Al termine della discussione il consiglio ha incaricato il presidente e il direttore Generale di Telt di informare i due governi dei termini della discussione odierna, delle scadenze definite da Inea e delle responsabilità conseguenti", conclude la nota.
Chiamparino: "Rinvio Telt? In Italia il mondo va alla rovescia" - "Il governo Conte-Salvini-Di Maio chiede a Telt un altro rinvio dei bandi Tav già finanziati, vedremo quanto sarà effettivamente breve. Così, dalla disponibilità della Ue a finanziare al 50% l'intera opera, comprese le tratte nazionali, con significativi risparmi per gli italiani, si passa al rischio concreto di perdere i contributi già stanziati dall'Europa. E' il segno che in Italia sulla Tav il mondo va alla rovescia". Lo ha affermato il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, in merito alla Tav prendendo a esempio "una recente analisi che svela il paradosso del professor Ponti, secondo cui se tutte le merci andassero sull'autostrada e le ferrovie chiudessero, per lo Stato ci sarebbe il massimo dei vantaggi". Il governatore chiede quindi al governo di fermare "la giostra elettorale sulla Tav" e di "lasciare andare avanti un'opera necessaria per la crescita, la sicurezza, l'ambiente. Sappiano che il Piemonte non si farà mettere in un angolo".