Un weekend preoccupante sul fronte dell’inquinamento quello appena trascorso in Lombardia. Negli ultimi giorni la concentrazione di Pm10, valore con cui si calcola il grado di smog nell’aria, ha oltrepassato i limiti consentiti. La situazione in settimana potrebbe anche peggiorare. Da qui le decisioni della Regione per contrastare il fenomeno: dal blocco del traffico alle limitazioni nell’uso dei riscaldamenti.
I divieti I divieti riguarderanno i comuni con più di 30mila abitanti nelle province di Cremona, Lodi, Milano, Monza e Brianza, Pavia e Varese. I veicoli privati diesel Euro 0,1,2 e 3 non potranno circolare dalle 7:30 alle 19:30 a eccezione di sabato e festivi in cui il blocco è fissato dalle 8:30 alle 18:30 per le auto private e dalle 8:30 alle 12:30 per i mezzi commerciali. Per i diesel euro 4, invece, il blocco sarà dalle 8:30 alle 18:30 tutti i giorni. Infine, divieto di circolazione dalle 7:30 alle 19:30 per i benzina Euro 0. Per tutte le autovetture, obbligo di spegnimento dei motori nelle soste.
È previsto anche il divieto di superare la temperatura di 19°C nelle abitazioni e negli esercizi commerciali e il blocco dell’utilizzo di sistemi di riscaldamento domestico a legna non efficiente.
Area B Dal 25 febbraio si attiverà a Milano l’Area B, una zona, che occupa il 72% del suolo comunale, dove non potranno circolare i mezzi più inquinanti (veicoli benzina Euro 0 e diesel Euro 0, 1, 2 e 3 e le moto a due tempi Euro 0 e 1). A ottobre 2019, l’area sarà vietata anche ai veicoli Euro 4, fino ad arrivare al 2030 in cui a Milano sarà bloccata la circolazione di tutti i mezzi Diesel. Saranno 186 le telecamere che sorveglieranno l’Area B, anche se il primo giorno ne saranno attive soltanto 15. Per agevolare i cittadini, saranno concesse nel primo anno di vita dell’Area B 50 giorni di libera circolazione.