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Avellino, il prete fa cantare "Soldi" di Mahmood in chiesa: "Aiuta a riflettere"

Il parroco di Mercogliano ha introdotto l'esibizione dei ragazzi dell'Oratorio Don Bosco sulla canzone vincitrice di Sanremo: "L'attaccamento al denaro rovina famiglie e relazioni, beati i poveri"

"Non è la prima volta che iniziamo a pregare con un canto non religioso come "Soldi" di Mahmood", esordisce domenica a messa don Vitaliano della Sala, parroco di Mercogliano (Avellino), introducendo il coro dei ragazzi dell'oratorio Don Bosco che si erano preparati sul testo della canzone vincitrice di Sanremo. "Polemica a parte, il testo offre tanti spunti di riflessione - continua il prete parlando ai fedeli presenti. - Si parla di attaccamento ai soldi che rovina famiglie e relazioni; è il tema del Vangelo di oggi: beati i poveri".

"Cantando 'Soldi' di Mahmood - continua don Vitaliano dal pulpito della chiesa di San Giovanni - vogliamo semplicemente riflettere e pregare come ogni domenica per la Chiesa, la nostra comunità, per gli immigrati che vivono in difficoltà e per gli italiani in povertà".

La premessa è chiara fin da subito: "Con questi sentimenti proviamo a cantare. Intorno a questo brano è scoppiata tanta polemica, ma la messa non si fa per polemica, la messa non si fa contro nessuno", sono le parole del parroco.

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