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Umberto Bossi ricoverato, ospedale: condizioni critiche ma stabili

La salute del 77enne fondatore della Lega era già stata minata dall'ictus che nel 2004 lo ha costretto a stare lontano da Roma e da Bruxelles per mesi e mesi

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Le condizioni di Umberto Bossi restano critiche ma stabili. Il fondatore della Lega è ricoverato dalla sera di giovedì 14 febbraio, all'interno della Rianimazione all'ospedale di Circolo a Varese, che ha diffuso una nota di aggiornamento sulla situazione dell'esponente del Carroccio. I medici fanno sapere che "il paziente è sedato e monitorato costantemente". Continuano le indagini diagnostiche per chiarire il quadro clinico. Senza novità rilevanti il prossimo aggiornamento sarà lunedì.

Ci vorranno almeno 24-48 ore per valutare esattamente se l'evento neurologico che ha colpito il Senatu'r lascerà conseguenze. La salute del politico 77enne era già stata minata dall'ictus che nel 2004 lo ha costretto a stare lontano da Roma e da Bruxelles per mesi e mesi. Questa volta, però, quello di Bossi, stando alle prime notizie, non sarebbe stato colpito da uno "schioppone" come quello che 15 anni fa lo ha obbligato a rimparare a parlare e a camminare. Un colpo durissimo, che lo ha rallentato solo temporaneamente e non gli ha impedito di riprendere, anche se con evidenti difficoltà, il suo posto al centro della scena politica. Le prime due angiotac a cui si è sottoposto dopo il suo arrivo in ospedale, infatti, hanno escluso la presenza di emorragie al cervello. A far cadere a terra il "Capo" potrebbe essere stato un malore, ma è troppo presto per stabilirlo con certezza. Come 15 anni fa, la famiglia ha chiesto un riserbo strettissimo sulle condizioni di salute di Bossi. Nella sua stanza di ospedale sono presenti la moglie Manuela, il figlio secondogenito.

Tanti i messaggi di affetto e solidarietà che colleghi politici e sostenitori hanno postato sui social network. Pochi, invece, i politici della Lega e i militanti che sono andati a trovarlo. Subito dopo l'arrivo del Senatu'r in pronto soccorso è arrivato il governatore lombardo Attilio Fontana e seguito dal sottosegretario Giancarlo Giorgetti, numero due della Lega, legato a Bossi da un rapporto di amicizia strettissimo. Non si è presentato, invece, Roberto Maroni che con Bossi ha dato vita alla Lega e, pur non condividendo sempre idee e linea politica, è legato a lui da un'amicizia di vecchia data. Laconico, infine, l'attuale segretario del Carroccio Matteo Salvini, che si è limitato a mandare i suoi "auguri di pronta guarigione" al padre nobile del partito tramite Twitter. Fuori dall'ospedale, invece, si è dato appuntamento qualche vecchio militante, nostalgico della Pontida che fu e della Lega secessionista che gridava "Roma Ladrona".

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