Theodore McCarrick, l'arcivescovo emerito di Washington per anni tra le personalità più influenti della Chiesa degli Stati Uniti d’America è stato privato dello status di sacerdote: a conclusione di un processo penale Francesco lo ha dimesso infatti dallo stato clericale con una sentenza inappellabile. Ciò avviene dopo la decisione del Pontefice togliergli la porpora in seguito alle accuse di abusi su un minore e condotta sessuale inappropriata.
La notizia era nell'aria da giorni e da mesi circolava tra i media statunitensi che invocavano tale mossa quasi come un "atto dovuto" da parte del Papa alla vigilia del mega summit sugli abusi del 21-24 febbraio con i presidenti delle Conferenze episcopali dei cinque continenti. Oggi la conferma giunge con un comunicato della Congregazione per la Dottrina della Fede, diffuso in un insolito orario dalla Sala Stampa vaticana.
Nella nota si legge: "In data 11 gennaio 2019, il Congresso della Congregazione per la Dottrina della Fede ha emanato il decreto conclusivo del processo penale a carico di Theodore Edgar McCarrick, arcivescovo emerito di Washington, D.C., con il quale l’accusato è stato dichiarato colpevole dei seguenti delitti perpetrati da chierico: sollecitazione in Confessione e violazioni del Sesto Comandamento del Decalogo con minori e adulti, con l’aggravante dell’abuso di potere, pertanto gli è stata imposta la pena della dimissione dallo stato clericale".