ESCLUSIVA NEWSMEDIASET

Omicidio di Gorlago, ecco come Chiara ingannò Pezzotta

In esclusiva l’audio dei vocali inviati all’uomo che ha consentito di risolvere il giallo e di arrestare la presunta assassina

© facebook

Gli audio dei messaggi inviati da Chiara Alessandri. Per la prima volta si sente ciò che la donna ha detto per convincere Angelo Pezzotta ad aiutarla a persuadere Stefania Crotti ad andare all’appuntamento con la morte. Ma anche il vocale inviato subito dopo l’aggressione alla mamma di 42 anni. Quando ancora la donna agonizzante era nel bagagliaio dell’auto guidata dalla presunta assassina, sulla strada che collega Gorlago a Erbusco, dove è stato trovato il corpo carbonizzato di Stefania.  L’audio messaggio, un’esclusiva di News Mediaset, firmata dall’inviato Enrico Fedocci, è stato mandato in onda dai telegiornali del Biscione e dalla trasmissione Quarto Grado.

Angelo Pezzotta è il “complice involontario ed inconsapevole” dei piani di Chiara Alessandri. Ingannato anche lui proprio attraverso questi messaggi. La sua figura è centrale nell’inchiesta perché grazie alla sua testimonianza i carabinieri sono riusciti ad individuare un presunto colpevole. Cosa si dice nei messaggi? Pochi secondi di un vocale mandato tramite whatsapp. La voce di una donna. Ostenta tranquillità, disinvoltura, ma in realtà sta andando a nascondere il corpo della sua rivale in amore.

Proprio la donna che ha appena colpito a martellate in un garage fino a farle perdere i sensi. Per la prima volta si può sentire la voce di Chiara Alessandri mentre comunica con Angelo Pezzotta, il “complice inconsapevole ed involontario” del delitto di Gorlago . L’uomo che accompagnò la vittima al suo appuntamento con la morte. Il vocale è stato registrato il 17 gennaio scorso, alle 17.50, proprio nel momento in cui la donna accusata di avere ucciso Stefania Crotti era a bordo della sua auto, una Mercedes Classe B. Stefania era nel bagagliaio, agonizzante, come ha rilevato l’autopsia.

Da lì a poco – è la convinzione degli inquirenti – Stefania sarebbe stata abbandonata nelle campagne della Franciacorta e data alle fiamme. Ieri sera Quarto Grado ha mandato in onda altre porzioni dei due messaggi vocali. In particolare quello del 4 gennaio. Quello che servì alla Alessandri per convincere un estraneo, Pezzotta, che nulla sapeva e che non sospettava minimamente ciò che stava accadendo. Nel messaggio la presunta assassina cerca di convincere Pezzotta ad aiutarla e a convincere Stefania a farsi accompagnare ad un appuntamento segreto organizzato dal marito. Ma secondo chi indaga, ad aspettarla, c’era proprio la rivale in amore. Questi messaggi vocali di Chiara Alessandri costituiscono uno degli elementi in mano ai magistrati con maggior forza accusatoria.

Ecco il testo dei messaggi:

4 gennaio 2019

Ciao, buongiorno.
Allora, ti spiego un pochino cosa mi serve e, però, premetto anche che ho pensato di chiederlo a te perché so che hai il furgone, so che, comunque, coi tuoi… col tuo lavoro ti puoi muovere, insomma, abbastanza liberamente con gli orari, ma anche perché… sì, mi piacerebbe anche a me rivederti e fare quattro chiacchiere. Insomma, diciamo che da quando non ci frequentiamo più, quindi, da… cos’era, fine febbraio, primi di marzo, mi sono successe tante, tante, tante cose…  alcune piacevoli, alcune molto molto meno. Non sto passando un bel momento, anche se grossissimi problemi non ce ne sono, ehh.
Quindi, siamo tutti in salute, ecco. Mia mamma, ecco, un po’ meno. Però, ecco, diciamo, non sto passando un bel momento e sicuramente rivedere una persona a cui ho voluto bene e che mi ha voluto bene mi farebbe piacere.
 
Ma a monte questo. Allora, io ti spiego il favore che mi serve. L’ideale è la prossima settimana, però se tu mi dici che la prossima non ci sei, ma mi dici, “però te la posso fare la settimana dopo”, va bene.
 
Allora: io voglio aiutare un mio amico che deve fare una cosa per la sua ex moglie
che adesso sta ritornando ad essere la sua attuale compagna. Allora, io ho bisogno che tu un pomeriggio alle tre, tre e un quarto, non oltre, ti faccia trovare qui a Gorlago. Insieme raggiungiamo un posto, un posto a Trescore, col furgone e in questo posto a Trescore, alle 3 e mezza uscirà una persona dal lavoro, una… una, una donna, diciamo una mia amica. Diciamo così. Io sarò sul furgone, ma lei non mi vedrà. Io sarò nascosta dietro. Tu dovrai farla salire sul tuo furgone e le dovrai spiegare perché sei lì. Ok?!
Perché ti manda suo marito a prenderla lui mi sembra che voglia farle anche trovare dei fiori con un bigliettino scritto da lui così si rende conto che, comunque, è da parte del marito perché le ha preparato una piccola sorpresa. E quindi dovrà lasciare lì la macchina, salire sul furgone con te e andare dove suo marito vuole che lei vada. Ok?!
Ehh.. il posto in questione è a Gorlago. Precisamente a casa mia, perché lui prima di fare un passo con lei vorrebbe che io e lei facessimo pace perché siamo in rotta da un anno e quindi… diciamo che… Non so io che cosa le voglia chiedere. Non so se le vuole chiedere di sposarsi un’altra volta, oppure di fare una seconda luna di miele, una roba del genere. Non me lo vuol dire neanche a me. Vuole che sia proprio una sorpresa sorpresa. Però, ecco lui ci tiene molto che io e lei ci chiariamo. Quindi, vorrebbe che un po’ costretta venisse a casa mia, di modo che io e lei ci chiariamo e sul più bello spunta lui e le dice… così. Quindi, ecco, quello che mi serve in tempo è questo. L’”in tempo” sarebbe essere a Gorlago per le tre e un quarto, non oltre. Perché poi dobbiamo andare a Trescore e questa qua esce proprio alle 3 e mezza puntuali. Prenderla, portarla qui da me, quindi, un quarto alle quattro hai finito, per le quattro saresti a Seriate. Ecco!
Ehhh… io dovrò essere presente sul furgone perché… perché lei a un certo punto capirà che tu la stai portando a casa mia, vedrà la strada. E dunque può darsi che dirà “No no no, io non vengo io non vengo. E, quindi, a quel punto intervengo io da dietro e le dico. “No, per piacere, vieni, perché è giusto che sai alcune cose, ti devo spiegare alcune cose, per favore vieni…” e poi, e poi quando abbiamo finito ti… insomma, vedrai che… che capirai. Ok?!
L’ideale sarebbe che lei questo viaggetto se lo facesse bendata così non sa e almeno non si ribella perché poi io ho il compito che quando lei arriva, devo accendere la musica, eccetera eccetera e quindi, ecco…
Se… se accetta di bendarsi gli occhi per la sorpresa, bene. Se invece dice “No, no, non mi voglio bendare”, va bene, non insistere.
Così, praticamente,  mi serviresti di fare da chaffeur.
Mi serve un uomo, bella presenza, un bel… insomma, gentile e tutto quanto e… così…  Fammi sapere se mi puoi aiutare.

 
 
17 gennaio ore 17.50
… tutto a posto. Più o meno abbiamo risolto. Adesso, vediamo nei prossimi giorni.
Ti è rimasta la rosa, giusto?! Niente, tira via il bigliettino, buttalo via e regalala alla tua donna, è andato tutto bene. Ok?! Grazie e ciao.