Voleva mollare tutto e trasferirsi alle Canarie, poi è arrivato 'X Factor' e i pezzi con Nannini, Pausini e Ramazzotti. Enrico Nigiotti chiude un anno di successi con Sanremo. "Nonno Hollywood" è contenuto nell'edizione speciale del suo ultimo album "Cenerentola e altre storie" che è uscito il 15 febbraio con "La ragazza che raccoglieva il vento", brano dedicato alla poetessa Alda Merini. "Vincere non è necessario, basta crederci sempre", racconta a Tgcom24.
"Nonno Hollywood" è nata in un momento particolare, ce lo racconti?
Quando è venuto a mancare il 'mi' nonno, era l'11 agosto. E' morto durante la notte e io al mattino sono partito per andare a fare una promo in radio dove dovevo suonare, e tra il soundcheck e il concerto è nata la canzone, in quelle tre ore ho composto strofa e ritornello.
Cosa significa per te questo Sanremo?
E' la ciliegina sulla torta. E' stato un anno bello. Ho avuto tante soddisfazioni, dal brano con Gianna Nannini, il tour che è andato bene, i pezzi per Laura Pausini e Ramazzotti... è stato un anno ricco. E cominciarlo con questo Sanremo è iniziare un altro anno in modo perfetto. Mi aspetto di aggiungere più pubblico dentro la mia musica.
Sei la dimostrazione che non sempre bisogna vincere per arrivare...
Ho continuato nonostante tutto e adesso sono un professionista. Quello che mi sento di dire è di crederci sempre.
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C'è stato un momento in cui volevi lasciare tutto...
Volevo andare alle Canarie, poi ho detto faccio un provino a 'X Factor' ed è andata bene. Le valigie sono sempre pronte, quando mi rompo me ne andrò.
Del singolo dedicato ad Alda Merini cosa ci dici?
L'ho conosciuta solo a livello letterario. Prima attraverso gli aforismi, poi mi sono documentato, ho indagato sulla sua storia. Lo smalto scrostato, il modo con cui fumava la sigaretta... quando parlava della vita mi arrivava la sua angoscia. La libertà gliela hanno tolta più volte e ingiustamente. Questa per me è la Merini.
Ad aprile parte il tour...
Sarà molto bello, nei teatri. Il teatro l'ho scoperto a dicembre. Il contatto con il pubblico è perfetto, senza distrazioni, anche il silenzio è calibrato. Sentire il respiro del pubblico e sentire il proprio è davvero magico.