DOPO LE REGIONALI IN ABRUZZO

Di Maio dopo la sconfitta: "Nel M5s ci sono problemi che dobbiamo affrontare"

"Dove non siamo pronti dobbiamo smetterla di presentarci. Anche le elezioni amministrative vanno affrontate con strategia e rigore. E finché ci sono io questo governo non cade"

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Dopo la sconfitta alle Regionali in Abruzzo, il capo politico del M5s Luigi Di Maio ammette che "è chiaro che ci sono problemi che dobbiamo affrontare". "In questi giorni dopo le elezioni ho riflettuto - afferma Di Maio -. Se non siamo riusciti a conquistare la Sicilia con Cancelleri, nonostante il 35%, il Molise con Andrea Greco, nonostante il 38%, e l'Abruzzo con Sara Marcozzi è chiaro che ci sono problemi che nessuno ha ancora avuto il coraggio di dire".

M5s sempre sottotono nelle elezioni locali - Quando il movimento, sottolinea il vicepremier, "ottiene alle elezioni locali un risultato inferiore a quello delle politiche, c'è chi non parla d'altro che della sua fine imminente". Ma, precisa, bisogna guardare i dati. "Alle elezioni comunali di giugno 2017 - spiega in un lungo post sul Blog delle stelle - abbiamo preso di media il 7,8% e poi, dopo meno di un mese, il 33% alle politiche. Poi, a giugno 2018, una media del 12% alle comunali. Quindi si mettano l'anima in pace perché non è così". Ciò non toglie però che Di Maio abbia voluto "interrogarsi" su questo risultato del suo partito in Abruzzo.

"Presentarci solo se siamo pronti" - Su questo tema scrive ancora: "E' necessario arrivare sempre alle amministrative con un percorso che preveda un lavoro sul territorio fatto di incontri con categorie, mondo del sociale, con gli amministratori. Non improvvisando, come a volte accade. Questo vuol dire pure che dove non siamo pronti dobbiamo smetterla di presentarci. Mi ha colpito il fatto che in alcune regioni in questi anni siamo rimasti nella nostra zona di comfort, evitando di incontrare categorie importanti come ad esempio quelle dell'imprenditoria e del volontariato. E' ora di farlo".

"Alle amministrative serve una strategia" - Fa poi il confronto con il successo sul fronte nazionale e spiega: "Pensate a come abbiamo affrontato le politiche. Apertura a nuovi mondi con gli uninominali e la squadra di governo portandoci dentro tante competenze, coinvolgendo persone del mondo accademico, scientifico, delle forze dell'ordine, dell'imprenditoria e incontrando quotidianamente un'impresa per ascoltare i problemi veri delle persone. Anche le elezioni amministrative vanno affrontate con strategia e rigore".

Organizzazione, si cambia - "Ed è per questo che nelle prossime settimane presenterò agli iscritti del movimento delle proposte da sottoporre a consultazioni online. Dobbiamo affrontare il tema dell'organizzazione nazionale e locale, dobbiamo aprire ai mondi con cui sui territori non abbiamo mai parlato a partire dalle imprese, dobbiamo decidere se guardare alle liste civiche radicate sul territorio. Questo processo richiederà mesi e impegno. Dobbiamo anche migliorare la presenza di governo e parlamentari sul territorio".

Avanti con i tagli agli stipendi - Di Maio assicura che il M5s andrà avanti con la sua politica di "restituire gli stipendi e regalare le ambulanze", ma aggiunge che ci sarà anche altro per guardare alle amministrative "come occasione di governare il territorio italiano dal basso e tagliare gli stipendi ai consiglieri regionali, migliorare infrastrutture e sanità".

"Non farò mai cadere questo governo" - Il vicepremier chiude con una riflessione sul governo giallo-verde e dice: "C'è chi pensa che per vincere in Abruzzo dovevamo far cadere il governo. Finché ci sono io questo non avverrà. I nostri iscritti hanno votato il contratto e io ho dato la mia parola agli italiani che si va fino in fondo. Questo governo durerà cinque anni e ispirerà tanti altri governi europei".