Dopo le elezioni europee del 26 maggio "tutti questi signori cambieranno mestiere". Lo ha affermato il vicepremier e ministro dell'Interno, Matteo Salvini, facendo riferimento agli attacchi che martedì il leader dei liberali al Parlamento europeo, Guy Verhofstadt, ha lanciato all'indirizzo del premier Giuseppe Conte e del governo italiano.
Il vicepremier ha anche aggiunto che "nell'Aula di Strasburgo bifolchi e buzzurri hanno insultato un Paese, alla faccia dei liberali"
Durante la plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo, Verhofstadt si era rivolto al presidente del Consiglio italiano domandandosi "per quanto tempo ancora sarà il burattino mosso da Salvini e da Di Maio". Immediata era arrivata la replica di Conte: "Io burattino non lo sono e non mi sento, forse i burattini sono coloro che rispondono a lobby, gruppi di potere e gruppi di affari".
Secondo Verhofstadt, l'Italia "è passata da Paese fondatore a fanalino di coda dell'Unione. Tutto è cominciato non con Conte ma con il malgoverno sotto Berlusconi. Il malgoverno è peggiorato sotto il vostro governo, sotto Salvini e Di Maio, i veri capi di questo governo". Un governo che, secondo Verhofstadt, è "antieuropeo e apertamente odioso verso altri Stati della famiglia europea, un governo che ha impedito all'Ue di essere unita verso Maduro".