IL CASO

Sanremo tra migranti, conflitto d'interessi, ecstasy e voto: è il Festival delle polemiche

Prima, durante e dopo la kemesse sono tantissime le querelle di questa 69esima edizione

© agenzia

In principio fu lo scontro con Salvini sui migranti, poi c'è stato il presunto conflitto di interessi del "dirottatore" artistico Claudio Baglioni. Senza dimenticare le polemiche sulla canzone di Achille Lauro che inneggerebbe all'ecstasy, e dulcis in fundo le critiche - feroci - sul metodo di voto che ha portato al ribaltamento del volontà popolare, mandando su tutte le furie Ultimo (arrivato secondo), e Loredana Bertè. Perché Sanremo è Sanremo.

LA POLEMICA SUI MIGRANTI - Sanremo non può prescindere da quello che succede fuori dal Teatro Ariston e prima che cominci costa a Baglioni una querelle via social con il ministro dell'Interno Matteo Salvini che non gradisce le parole sulla vicenda migranti. "L'Italia è un Paese incattivito, dove consideriamo pericoloso il diverso da noi e guardiamo con sospetto anche la nostra stessa ombra - dice Baglioni - Le misure prese dall'attuale governo, come i precedenti, non sono all'altezza della situazione. Se la questione fosse stata presa in considerazione anni fa, non si sarebbe arrivati a questo punto". Via Twitter arriva la risposta piccata del ministro: "Canta che ti passa, lascia che di sicurezza, immigrazione e terrorismo si occupi chi ha il diritto e il dovere di farlo". Poi i due hanno fatto "pace", con Salvini che ha confessato di cantare le canzoni di Baglioni anche "sotto la doccia".

IL CONFLITTO DI INTERESSI - I detrattori del festival hanno cominciato a infiammare gli animi prima dell'inizio della kermesse canora. Baglioni è finito nel mirino anche per il presunto conflitto di interessi. Che gli è "costato" una interrogazione parlamentare del senatore Gianluigi Paragone, capogruppo del Movimento 5 Stelle in commissione Vigilanza Rai e il martellamento di Striscia la Notizia con tanto di Tapiro (che non sono mai riusciti a consegnare al presentatore, ndr). I legami con la Friends and Partners di Ferdinando Salzano e il cantautore hanno fatto gridare allo scandalo. L'artista è rappresentato dalla stessa società che al Festival aveva in gara in gara oltre dieci artisti più gli ospiti. Il presunto conflitto di interessi, smontato dalla Rai, è stato più volte protagonista di gag di Virginia Raffaele e Claudio Bisio. E lo stesso Baglioni ci ha marciato su scherzando con Alessandra Amoroso e ironizzando con la canzone che ha aperto il festival da lui definito "dell'armonia": ha cantato infatti "Voglio andar viaaa". Una sorta di messaggio subliminale per aprire il festival.

ACHILLE LAURO TRA DROGA E PLAGIO - Non c'è pace al festival. E a lanciare la bomba stavolta ci pensa Striscia la Notizia. Achille Lauro, dopo le accuse di plagio (qualcuno avrebbe individuato delle somiglianze con un brano degli Smashing Pumpinks), si ritrova di nuovo dito puntato contro la sua canzone, "Rolls Royce", che sarebbe un incitamento all'utilizzo di stupefacenti. A sollevare il dubbio che sia "un inno all'ecstasy" è il tg satirico di Antonio Ricci. Rolls Royce sarebbe infatti il nome con cui viene definita una pasticca di ecstasy. "Ogni giorno esce una cosa nuova, prima il plagio che non è un plagio. Ora questo. Ma io non ne ho mai sentito parlare - si difende il cantante -. Rolls Royce è la macchina, è lo status. Il pezzo è una fotografia di tutte le icone mondiali dagli anni Cinquanta a oggi: dal mondo di Hollywood alla musica, allo stile". L'eco della polemica arriva a Roma e il deputato di Forza Italia, Roberto Novelli, chiede l'intervento di Claudio Baglioni e della Vigilanza Rai. Achille Lauro si becca, malvolentieri, un Tapiro.

IL VOTO E LA POLEMICA DI ULTIMO - Sono passati pochi minuti dall'annuncio della vittoria di Mahmood, quando la polemica comincia a montare sul web. Nel mirino finiscono la Giuria d'Onore (che ha un peso del 20% sul giudizio finale) e la Giuria della Sala Stampa (30%) che con le loro scelte hanno ribaltato le preferenze espresse dal pubblico con il televoto a pagamento (50%). Mahmood, nel rush finale a tre, secondo i dati resi noti dalla Rai, ha ottenuto il 20,95% delle preferenze del voto da casa, mentre Ultimo - arrivato poi secondo - ne ha conquistate più del doppio: 48,80%. I tre ragazzi de Il Volo, finiti sportivamente sul terzo gradino del podio, hanno preso il 30,26%. Con le preferenze espresse dalle giurie tecniche la classifica viene completamente stravolta, così la media finale della serata ha visto il 47.15% per Mahmood, il 35.56% per Ultimo e il 25.53% per Il Volo (e considerando la media di tutte e 5 le serate Mahmood prende il 38.92%, Ultimo il 35,56%, Il Volo il 25.53%). Il web grida allo scandalo, ad un complotto per dare un segnale contro il governo giallo-verde e la sua politica sull'immigrazione, o più semplicemente si scaglia contro le due giurie tecniche (le cui percentuali non sono state diffuse). Ultimo se la prende aspramente con i cronisti, accusati nella conferenza stampa che segue la finale di sentirsi "importanti per una settimana", di "rompere il cazzo" e di "avergliela tirata". Anche alcuni video della sala stampa, con applausi per Mahmood e critiche e improperi nei confronti del Volo, accendono gli animi sul web. Arrabbiato, deluso e amareggiato, Ultimo diserta anche il tradizionale passaggio a Domenica In e sui social si sfoga: "La gente è la mia vittoria. Da casa eravamo il quadruplo rispetto agli altri. Dalla parte vostra per sempre". Poi cancella il tweet per riapparire con un video il giorno dopo.

LOREDANA BERTE' NON VA A "DOMENICA IN" - "Grazie di cuore alla sala stampa, al pubblico che mi ha votata, al pubblico dell'Ariston per le 3 indimenticabili standing ovation e per i cori da stadio e soprattutto ai MIEI FANS che mi hanno supportata in ogni modo. stato bellissimo": è il messaggio social di Loredana Bertè. Al momento della proclamazione del suo quarto posto al Festival di Sanremo, il pubblico dell'Ariston - che l'ha omaggiata con ben tre standing ovation - aveva contestato con urla e fischi l'esclusione di Loredana dal podio. Loredana, pe rprotesta, non si è presentata a Domenica In come da tradizione il giorno dopo. E Mara Venier non l'ha presa been: "Anche io ti volevo sul podio, mi dispiace che tu non sia qui oggi, vorrei ricordati che ti ho aiutato tante volte. Ma ti aspetto".