Il battito di mani e il ritmo che cambia all’improvviso hanno reso “Soldi” un brano unico. Meritevole del primo posto a Sanremo. Così Mahmood, oltre ogni previsione, a sorpresa ha scalzato tutti ed è andato dritto verso il podio. Madre sarda, padre egiziano, Alessandro è cresciuto nella periferia milanese. A Tgcom24, a pochi minuti dalla vittoria, il 27enne confessa: “Salvini e le polemiche sugli immigrati? Io mi sento italiano al cento per cento”.
A chi dedichi la vittoria?
A mia madre e a tutti quelli che mi hanno sostenuto.
Quando hai capito che qualcosa stava cambiando?
In realtà ho avuto solo una percezione di crescita. Da quando ho vinto Sanremo Giovani ho cominciato a lavorare al brano. La canzone era in cantiere da tempo.
Al di là del tuo talento, non pensi che il sound ti abbia aiutato?
Certo. Dario Faini ha voluto inserire la parte trap. Ascolto rap, indie, cantautorato, musica internazionale e trap. Mi sono lasciato un po’ contaminare, ma non so bene a che genere appartengo. Sono fan di tutto e di niente.
Di cosa parla Soldi?
Della difficoltà di stare al mondo. E’ un pezzo nato per farvi ballare, nonostante il titolo non è un pezzo che parla di soldi ma del rapporto di una famiglia che cambia anche per i soldi. Parlo di sentimenti.
Come è nata la canzone?
Durante una serata con amici, ma era un puzzle da mettere in ordine, un po’ come me.
Ti aspettavi di vincere?
Soldi non è una canzone “da Sanremo”, ma è andata come doveva andare: il mio atteggiamento è vivere senza avere troppe aspettative.
Ora che succede?
Arriva il mio primo disco, l’1 marzo. Si intitolerà "Gioventù Bruciata".
Salvini ha fatto un tweet polemico, quale è la tua sensazione dopo le querelle sugli immigranti?
In realtà sono un ragazzo italiano, non mi sento di cavalcare parte di queste polemiche. Sono nato da madre sarda e padre egiziano e sono italiano al cento per cento.
Hai voglia di andare all’Eurovision?
Certo... stai scherzando? Eccome se ne ho voglia. Ci sarò!