"Per Bankitalia serve discontinuità", "non possiamo pensare di confermare le stesse persone che sono state nel direttorio di Bankitalia, se pensiamo a tutto quel che è accaduto in questi anni". Lo ha detto il vicepremier Luigi Di Maio a Vicenza con Matteo Salvini per l'assemblea degli ex soci delle banche venete. "Banca d'Italia e Consob andrebbero azzerati, altro che cambiare una-due persone, azzerati", ha aggiunto il leader della Lega.
"Per i risarcimenti non serviranno cause" - "Siamo uno Stato sovrano che difende il risparmio, come dice la Costituzione e non difende le banche", ha ricordato Di Maio davanti ai truffati delle banche, annunciando che i risarcimenti ai soci della Banca Popolare di Vicenza "verranno erogati direttamente, senza che queste persone si debbano impegnare o spendere altri soldi in cause. Questa è la cosa importante. Nessun arbitrato, nessun contenzioso. Noi come governo erogheremo quei soldi".
Paragone presidente della Commissione d'inchiesta - Per Di Maio "Adesso è il momento di scrivere i decreti attuativi" per le vittime delle banche in default e nel prossimo mese "inizieranno gli indennizzi. Non me ne frega niente se l'Unione europea non è d'accordo" sui fondi per "i truffati delle banche". L'Europa "doveva controllare con la Bce e non l'ha fatto bene, adesso ci mettiamo i soldi". Il ministro del Lavoro ha quindi annunciato che "Gianluigi Paragone sarà presidente della Commissione d'inchiesta sulle banche. Li convochiamo tutti e li facciamo cantare, perché i conflitti interesse della banche hanno spolpato tutti".
Salvini: "Chi doveva controllare non l'ha fatto" - Matteo Salvini e Luigi Di Maio, al loro arrivo al convegno, si sono scambiati un caloroso abbraccio. "Venendo qua - ha detto Salvini - leggevo che c'è il governo che sta mettendo le mani su chi governa le banche. Stiamo facendo l'esatto contrario. Se noi siamo qua, se voi siete qua col conto corrente in rosso, è perché chi doveva controllare non ha controllato". E proprio sulle nomine dei vertici di Bankitalia è intervenuto anche il premier, Giuseppe Conte. "Stiamo approfondendo, siamo impegnati in approfondimenti", ha detto.