AL DOPOFESTIVAL

Sanremo 2019, "La voce maschile è più gradevole": e su Renga si apre la polemica e lui "precisa"

Il cantante ha spiegato in questo modo il fatto che al Festival ci sono poche donne, scatenando la reazione dei social. Lui: "Non è sessismo"

© ipa

A Sanremo scoppia la polemica per le dichiarazioni di Francesco Renga. Il cantante, ospite del Dopofestival, per giustificare la ridotta presenza di cantanti donne in questa edizione ha citato una teoria scientifica secondo la quale "la voce maschile è più armoniosa e bella, quelle femminili belle, aggraziate e giuste sono meno di quelle maschili". Affermazione accolta con imbarazzo da Claudio Baglioni e che ha scatenato la reazione dei social.

A scatenare il tutto è stata una domanda di Marinella Venegoni a Baglioni circa l'esigua rappresentanza femminile al Festival. Mentre Baglioni ha cercato di uscire dall'empasse con una battuta Renga è entrato nella discussione esponendo la sua teoria circa la gradevolezza delle voci. E di fronte alle prime reazioni, della stessa Venegoni ma anche di Anna Foglietta, non si è tirato indietro e ha ribadito il suo pensiero. "Non è una questione di sesso - ha spiegato -. La voce maschile all'orecchio umano ha una gradevolezza diversa rispetto a quella femminile, che ha frequenze che all'udito vengono apprezzate solamente quando sono veramente molto speciali".

Il discorso si è quindi allargato con la Foglietta che ha ricordato come la disparità di genere è un problema che riguarda molti campi, oltre a quello dello spettacolo. La discussione è stata quindi sedata, ma non sui social dove la teoria di Renga è stata oggetto di critiche e attacchi.

Renga precisa: "Mi sono spiegato male, ma non è sessismo" - "Ieri nel cercare di esprimere un concetto tecnico mi sono incartato e ho finito per dire una cosa sbagliata - ha chiarito il cantante con un comunicato -. Capita. E me ne scuso. Tengo solo a sottolineare che le donne sono il centro della mia vita e accusarmi di sessismo significa strumentalizzare un'opinione. Capisco che la polemica è il sale dei dibattiti e mi dispiace di averla incendiata esprimendo male un pensiero. Se dico che per una questione di frequenze una voce femminile sia più rara e per questo anche più preziosa, accetto che ci sia chi non la pensa come me ma mi ferisce chi va oltre tirando in ballo il sessismo. Ci tenevo a chiarire perché sul tema uomo/donna, che è decisamente più alto di un dibattito sulle frequenze vocali, non accetto strumentalizzazioni. Spero che le persone in buona fede capiranno che non c'è nulla di più lontano del maschilismo nel mio modo di vedere le cose. Tutto qua".