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Di Maio scrive a Le Monde: "Francia democrazia millenaria" | Ma la Rivoluzione risale a 230 anni fa

Il vicepremier commette una gaffe e confonde la svolta storica del 1789 con l'epoca medievale e la dinastia capetingia

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Il quotidiano francese Le Monde ha pubblicato una lettera scritta da Luigi Di Maio allo scopo di "stemperare" lo scontro diplomatico che ha portato al richiamo dell'ambasciatore francese in Italia. Nella missiva il vicepremier ha però definito la Francia una "democrazia millenaria", commettendo una grave gaffe storica: la Rivoluzione che portò il Paese d'Oltralpe a spogliarsi del giogo della monarchia assoluta risale infatti a 230 anni fa (1789). Un millennio addietro, in piena epoca medievale, quello dei Franchi era invece ancora un regno, allora sorretto dalla dinastia capetingia.

Il ministro del Lavoro non è nuovo a "scivoloni" durante i suoi interventi pubblici, come nel caso del "corpo umano composto al 90% d'acqua" e a quell'occasione in cui chiamò "Ping" il presidente cinese Xi Jinping.

"Francia Paese amico" - Nella lettera Di Maio ha elogiato la Francia come un Paese "amico" e il suo popolo come "un punto di riferimento" per l'Italia e l'Europa. Il vicepremier ha poi citato "ricette ultra-liberiste dei partiti di destra e di sinistra che hanno precarizzato la vita dei cittadini e ne hanno ridotto fortemente la capacità di acquisto".

"Ribadisco la massima collaborazione" - Nella missiva si legge: "Non guardiamo a voi come a un nemico. E nonostante le divergenze politiche e di visione economica tra il governo francese e quello italiano, credo questo non debba intaccare lo storico rapporto di amicizia tra i nostri due Stati. Per questo, come rappresentante dell'esecutivo, voglio ribadire la massima collaborazione per le questioni che più ci stanno a cuore come nazione e come membro fondatore dell'Ue".

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