"Quando i nostri bambini erano piccoli, Annamaria faceva loro da babysitter, era la 'number one' della zona". A parlare, ai microfoni di "Pomeriggio Cinque", è il vicino di Annamaria Franzoni, tornata in libertà dopo aver scontato la pena a cui era stata condannata nel 2008 per l'omicidio del figlio Samuele, tre anni, ucciso a Cogne il 30 gennaio 2002.
La Franzoni ha usufruito di molti giorni di liberazione anticipata per buona condotta e si è rifugiata assieme alla famiglia a Monteacuto Vallese, piccolo borgo sugli appennini bolognesi dove aveva vissuto da giovane. "Non avevo nessuna ragione per non fidarmi di lei all’epoca e mi fiderei anche oggi", dichiara l’uomo la cui identità non è stata rivelata per ragioni di privacy. "Per me sono una famiglia di persone brave ed equilibrate", spiega ancora, prima di concludere: "Comunque è chiaro che anche nelle persone equilibrate un colpo di follia può succedere".
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